Il Milan e la Fatal Verona. Vi spieghiamo perché la sfida ai gialloblu ha un significato particolare per i rossoneri
Istanbul, Marsiglia, Monaco di Baviera sono queste alcune delle città in cui il Milan ha vissuto sconfitte difficili da dimenticare nelle coppe europee. A queste ne va aggiunta un’altra che ha segnato la storia rossonera in Serie A, Verona. Una trasferta, quella in terra veneta, Fatale in due occasioni per il Milan che, proprio al Bentegodi, perse due Scudetti quasi vinti. Ecco cosa avvenne in quelle due domeniche che i tifosi rossoneri dell’epoca hanno vissuto alla radio attaccati alle telecronache di Tutto il Calcio Minuto per Minuto che resero ancor più drammatico quanto stava avvenendo in campo.
Ultima giornata di campionato. Il Milan si presenta a Verona forte della vittoria in Coppa delle Coppe avvenuta tre giorni prima a Salonicco contro il Leeds di Don Revie, una delle più forti squadre europee dell’epoca. Una trasferta troppo ravvicinata e logisticamente difficile quella in terra greca tanto che il Milan chiese il rinvio del match ad altra data, richiesta non accolta dalla Lega.
Gli uomini di Nereo Rocco si presentano a Verona da primi in classifica, con un punto in più di Juventus e Lazio, impegnate anch’esse in trasferta contro Roma e Napoli. Con una vittoria, il Milan vincerebbe lo Scudetto, un’ipotesi tutt’altro che impossibile al cospetto di un avversario già retrocesso in B.
Sul campo è una disfatta. Il Verona trascinato da uno straordinario Zigoni (che si “ribella” al tripudio di bandiere rossonere sugli spalti) rifila tre gol al Milan nei primi 25 minuti. Rivera e compagni sono ancora virtualmente campioni d’Italia all’intervallo con i concomitanti pareggi delle rivali Scudetto. Nella ripresa però l’intervento di Enrico Ameri squarcia le residue speranze dei rossoneri di conquistare lo Scudetto della Stella. A Roma, la Juventus passa in vantaggio con un gol di Cuccureddu. A Verona, nel frattempo, gli scaligeri continuarono a infierire su un Milan incapace di rimontare. Finirà 5-3 e Verona, in quel giorno, divenne Fatale. Il Milan dovrà attendere il 1979 per vincere il decimo Scudetto, nella stagione dell’addio di Rivera.
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Una situazione simile a quella vissuta nel 1973 si ripropone 17 anni dopo. Protagonista il Milan di Sacchi in lotta per lo scudetto contro il Napoli di Maradona. Penultima giornata. I rossoneri hanno un punto di vantaggio sui partenopei e sono reduci dall’impresa nella semifinale di ritorno di Coppa Campioni contro il Bayern, decisa dal gol di Borgonovo ai supplementari.
I rossoneri giocano un grande primo tempo al cospetto di un Verona pesantemente invischiato nella lotta retrocessione. Il gol di Simone su punizione sembra il preludio a una facile vittoria poi, nella ripresa, succede di tutto. Pareggia l’argentino Sotomayor e sale in cattedra l’arbitro Lo Bello che espelle Rijkaard e Van Basten, quest’ultimo per essersi tolto la maglia dopo l’ennesimo fallo subito. All’89’ il crollo si concretizza con il gol di Pellegrini che sancisce la vittoria degli scaligeri. Lo Bello espelle anche Costacurta e Sacchi mentre il Napoli vince 2-4 a Bologna. All’ultima giornata, i partenopei battono la Lazio e a poco serve la goleada rossonera con il Bari. Verona è stata ancora fatale anche se pochi giorni dopo il trionfo in Coppa Campioni a Vienna con il Benfica renderà meno amara la delusione. Il Verona, nel frattempo, era retrocesso in Serie B come … nel 1973.