Helena Seger, ex modella e compagna di Zlatan Ibrahimovic, racconta in una lunga intervista il rapporto con l’attaccante del Milan.
Non chiamatela “la compagna di Zlatan Ibrahimovic” perché Helena Seger si definisce molto di più. Undici anni in più dell’attaccante del Milan, la Seger è divenuta famosa in Svezia come modella, seppur lei sia laureata in economia aziendale e abbia nel suo curriculum vitae esperienza da dirigente.
La carismatica donna ha scelto di ritirarsi in vita privata dopo la relazione con l’attaccante rossonero, dedicando la sua vita alla formazione dei suoi figli. La compagna di vita di Ibra ha concesso alla rivista Elle una lunga intervista dove parla, tra le tante cose, della relazione con l’illustre amato.
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Helena Seger racconta la relazione con Ibra
Zlatan Ibrahimovic è famoso per il suo carattere forte e carismatico, ma se credete che la donna della sua vita sia condiscendente vi sbagliate di grosso. Helena Seger è una donna altamente carismatica e che tiene testa all’illustre compagno, cosa che a detta sua fa impazzire il bomber.
La donna, raggiunta dai microfoni di Elle, ha concesso una rarissima intervista, visto che la Seger ha deciso di abbandonare i riflettori dopo la nascita del primo figlio della coppia.
Qui un estratto sulla sua relazione con Zlatan Ibrahimovic:
“Ci siamo conosciuti in un parcheggio a Malmoe, e vi assicuro che non è stato un colpo di fulmine. Aveva parcheggiato male la sua Ferrari e non riuscivo ad uscire dal parcheggio con la mia Mercedes, sono uscita di balzo e gli ho detto di spostare immediatamente l’auto in maniera scontrosa. Questo evidentemente deve essergli piaciuto. Vivere con lui non è facile, ma non è semplice neanche vivere con me”.
La Donna racconta anche del motivo per cui non sono sposati:
“Ho un backgroud importante, tengo testa a Zlatan e ho costruito la mia carriera con molto sacrificio. Non voglio sposarmi perché voglio essere indipendente e non mi piace essere etichettata come la moglie di un calciatore. Per me è già difficile così, la gente non sa quanto ho studiato, lavorato e lottato”.