Le prime parole da Sanremo di Zlatan Ibrahimovic, pronto a salire sul palco dell’Ariston insieme ad Amadeus. La conferenza stampa dello svedese
Prima giornata a Sanremo per Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante del Milan è intervenuto in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti:
“Grazie ad Amadeus di avermi chiamato – esordisce lo svedese – Ho detto subito di sì, perché come dice lui ‘è meglio avermi nella stessa squadra che contro. Ed ora, io e lui ora stiamo nella stessa squadra. Cosa mi aspetta non lo so, Amadeus mi ha detto che tutto andrà bene e non so davvero cosa mi aspetti”.
Programma, tra Milan e Sanremo dopo l’infortunio – “Il programma stabilito resta uguale, ho avuto una piccola lesione ma il programma del Festival non cambia, ma posso fare tutti i movimenti, non c’è problema”.
Tra sport e politica – Noi atleti uniamo il mondo, la politica divide il mondo. Gli atleti devono fare gli atleti, i politici devono fare politici. Nel mio sport ci sono atleti da tutto il mondo e tutti sono benvenuti. Non siamo bravi in altre cose: questo voleva essere il mio messaggio. Nessuno puntava a razzismo”.
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Tra gol e Tv – “Sicuro è più facile fare gol. Non è il mio mondo ma son in buone mani con Amadeus e Fiorello. Se sbaglio nessuno mi può giudicare, non essendo il mio mondo. Se faccio bene invece forse avrò un altro lavoro dopo il calcio. Non so cosa aspettarmi. Ma sicuro ci divertiremo. Cosa ti ha detto Amadeus? Vieni che spacchiamo tutti i record. Eccomi, sono pronto…”.
Lukaku a Sanremo? – “Sarebbe il benvenuto. Non ci sono problemi personali fra noi due, quello che succede in campo resta in campo”.
Ibra sul palco dell’Ariston – ” So ballare ma meglio in campo! Vediamo quello che succede, molto dipenderà da come mi sento sul momento. Non voglio programmare molto. Voglio essere Zlatan anche qui. Duetto con Sinisa? Spero che Sinisa non sappia cantare. Così siamo allo stesso livello (ride, ndr.)”
Il rapporto con Berlusconi – “Secondo me mi dava l’ok per venire a Sanremo, sono sicuro. Ho un bel rapporto con lui, gli voglio bene, anche se mi ha mandato a Parigi senza il mio permesso”.