I voti e le pagelle assegnate dalla Gazzetta dello Sport ai calciatori del Milan dopo la gara vinta ieri sera all’Olimpico.
Rialzare la testa era d’obbligo. Il Milan lo ha fatto, su un campo difficile dove nessuno in questa stagione aveva ancora portato via i tre punti.
Una bella risposta dopo le ultime quattro gare, tra campionato e coppa, senza vittorie. Il Milan c’è e i suoi interpreti anche, visto l’ottima prestazione contro la Roma.
Stefano Pioli tira un sospiro di sollievo e applaude i suoi, quasi tutti concentrati e ben disposti nella prestazione di ieri contro una rivale diretta per le zone alte della classifica.
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Come di consueto la Gazzetta dello Sport oggi ha pubblicato i voti e le pagelle ai calciatori del Milan scesi in campo nel match della domenica.
I rossoneri tornano ad avere un bilancio positivo nelle prestazioni individuali. Poche stavolta le insufficienze nella squadra di mister Pioli.
Partiamo con il migliore: voto 7 pieno ad Ante Rebic, che si trasforma in uomo della provvidenza. Cecchino implacabile sotto porta e un gran lavoro ai fianchi della difesa romanista che risulterà decisivo.
Stesso punteggio per Franck Kessie, l’altro autore del gol. Ormai una sentenza dal dischetto, ma la sua prestazione è caratterizzata dallo strapotere fisico e tattico a centrocampo.
Voto 6,5 invece a due pedine che si rilanciano dopo i recenti errori, come Calabria e Saelemaekers, che sulla destra disputano una prova attenta e propositiva. Idem per il solito treno Theo Hernandez e per un Kjaer molto attento.
Premiato con un 6,5 pure Tomori: lo stopper inglese, lanciato a sorpresa da Pioli, non sbaglia nulla e dimostra di avere anche grande rapidità oltre che una fisicità fuori dal comune.
Sufficienza piena per Tonali, meno timido del solito. 6 anche per Donnarumma, che tiene bene senza dover fare miracoli e per i subentrati Krunic, Diaz e Leao.
Voto 5,5 infine per i due leader offensivi. Calhanoglu e Ibrahimovic, infortunatisi durante il match, hanno vissuto una serata poco brillante. Il turco è ancora lontano dai suoi standard, mentre Ibra ha il demerito di cestinare almeno tre nitide palle-gol.