Vittoria meritata per il Milan all’Olimpico contro i giallorossi, che evita traumi e annulla le due sconfitte consecutive.
Altro che Sanremo e distrazioni varie. Il Milan è tornato a vincere, meritando, scendendo sul terreno dell’Olimpico con l’ardore che era mancato nelle precedenti partite.
Prova massiccia dei rossoneri contro una Roma che in casa non aveva mai perso e che, con un successo ieri sera, avrebbe potuto avvicinare i rivali di sole due lunghezze.
Invece la squadra di Stefano Pioli ha avuto il merito di partire forte, imbrigliare la formazione di Paulo Fonseca ed a tratti dominare. Il paradosso del 2-1 di ieri è che il Milan, nonostante abbia creato numerose palle-gol, abbia rischiato persino di non vincere. Misteri del calcio.
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Come scrive la Gazzetta dello Sport, il Milan ha battuto la Roma utilizzando forse le sue armi principali: una partenza sprint e la pressione a tutto campo dei propri calciatori.
Giallorossi intimoriti e quasi fuori partita nei primi 20 minuti, con il Milan in grado di costruire almeno 5-6 palle gol nitide, ma incapaci di finalizzare.
Ottima l’aggressività di Kessie e Tonali in mezzo al campo, così come il lavoro di Calabria e Saelemaekers, abili a costringere il temuto Spinazzola nella propria metà campo.
Il Milan ha pagato la serata di ‘pausa’ di Zlatan Ibrahimovic: tre gol divorati e un problemino all’adduttore che lo ha costretto ad uscire ad inizio ripresa. Nel frattempo Pioli deve ringraziare il VAR, che richiama l’arbitro Chiffi per un pestone di Fazio a Calabria e trova il rigore del vantaggio siglato da Kessie.
E la Roma? Uscita dal proprio scomodo limbo, la squadra di casa interpreta benino il secondo tempo, attaccando con convinzione e trovando il pari con un gran destro di Veretout, vecchio obiettivo di mercato milanista.
Ma il pari dura pochissimo e su un altro disastro in uscita della Roma è Rebic, migliore dei suoi, a punire Pau Lopez con un gran diagonale.
Il resto è caos. Tra proteste per le decisioni dell’arbitro Guida, contropiedi non sfruttati dal Milan e un assalto finale romanista che Donnarumma e compagni disinnescano senza grossi affanni. Un 2-1 prezioso quello che scaturisce al termine della 24.a giornata, un segnale che il Diavolo invia con fiducia all’Inter ed alle rivali per la zona Champions.