LeBron James non ha digerito le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic sul suo esporsi troppo in ambito politico. Ha una visione molto diversa.
Nei giorni scorsi Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato un’interessante intervista al sito ufficiale UEFA e ha finito per parlare anche di LeBron James. Come lui, anche il 36enne americano ha lasciato la sua impronta nel mondo dello sport.
L’attaccante del Milan lo apprezza a livello sportivo, però non condivide il fatto che si esponga su determinati temi: «Mi piace molto – ha dichiarato – perché quello che fa è fenomenale. Però non mi piace quando persone con questo status parlano di politica. Fai ciò in cui sei bravo. Io gioco a calcio, non faccio politica. Fossi un politico, farei politica. Questo è il primo errore che fanno alcune persone quando si sentono arrivate. Penso sia meglio tenersi lontani da certi temi e fare ciò in cui si è bravi, altrimenti si rischiano figuracce».
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LeBron James risponde alle critiche di Ibrahimovic
LeBron James ha voluto rispondere alle affermazioni di Ibrahimovic. In una conferenza stampa sostenuta dopo la vittoria dei suoi Lakers contro Portland, ha così replicato allo svedese: «Non starò mai zitto di fronte alle ingiustizie. Sono la persona sbagliata da criticare, perché mi preparo prima di parlare di politica. So quanto potente può essere la mia voce e posso aiutare a combattere le ingiustizie. Faccio parte di una comunità, ho 300 ragazzi nella mia scuola di Akron e hanno bisogno di una voce. Io voglio essere la loro voce».
Il leggendario giocatore di NBA non condivide affatto il pensiero di Zlatan e ricorda un episodio che ha avuto come protagonista il calciatore del Milan: «Buffo che lui dica queste cose, perché nel 2018 ha fatto lo stesso in Svezia parlando di razzismo legato alle sue origini e al suo cognome».
In effetti, Ibrahimovic tre anni fa aveva fatto notare che c’erano attacchi razzisti sistematici nei suoi confronti: «Lo fanno perché mi chiamo Ibrahimovic – disse – e non Andersson o Svensson. Se mi chiamassi Andersson o Svensson, credetemi, mi difenderebbero a prescindere, anche se rapinassi una banca».
Vedremo se ora ci sarà una contro-replica di Zlatan a LeBron, anche se non appare necessaria. I due hanno idee differenti sul ruolo che deve avere lo sportivo, anche se va detto che l’americano non ha torto nel dire che Ibra sul razzismo si è speso (facendo bene, tra l’altro) e dunque ha a sua volta preso posizione su un argomento molto sensibile.