Si inizia a parlare anche del rinnovo di Franck Kessie: il centrocampista ivoriano presto sarà chiamato a trattare il prolungamento.
Le priorità assolute per la dirigenza del Milan ad oggi riguardano i rinnovi contrattuali di due calciatori fondamentali, in scadenza il prossimo giugno.
Ancora però non risultano passi in avanti nelle trattative con Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu, che rischiano così di svincolarsi a parametro zero senza un accordo raggiunto nelle prossime settimane.
Ma come riportato oggi da Calciomercato.com, c’è anche un altro elemento centrale del progetto Milan attuale che dovrebbe essere blindato il prima possibile.
Si tratta di Franck Kessie, mediano ivoriano che dalla stagione 2017-2018 è un intoccabile del centrocampo, il vero stakanovista della squadra di Stefano Pioli.
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La situazione contrattuale di Kessie sembra comunque meno difficoltosa di quella dei già citati Donnarumma e Calhanoglu.
Il centrocampista vedrà scadere l’attuale contratto il 30 giugno 2022, dunque c’è più di un anno di tempo per trovare l’accordo e rinnovare la permanenza dell’ivoriano nel Milan.
Il problema però in questo senso arriva dall’esterno, ovvero dai club internazionali pronti a lavorare ai fianchi dell’agente George Atangana e tentare Kessie con proposte allettanti.
In particolar modo pare che alcuni top club della Premier League inglese si siano attivati da settimane, visto che il profilo di Kessie fa gola a molti tecnici, viste le caratteristiche tecniche e atletiche dell’ex Atalanta.
Il Milan, rispetto ai rumors di un paio di anni fa, lo considera assolutamente intoccabile e intende respingere ogni tipo di assalto. A patto di trovare al più presto un accordo per prolungare il suo contratto.
Kessie percepisce 2,2 milioni netti a stagione. Appare ovvio che il classe ’96 debba essere ricompensato con un aumento dell’ingaggio, ovviamente sempre in linea con i parametri societari. Dunque si prospetta una proposta rossonera superiore ai 3 milioni di stipendio netto.
I dirigenti dovranno affrettarsi, anche per non rischiare situazioni scomode come quella di Donnarumma, nella quale l’agente Mino Raiola si sta sentendo in dovere di sparare alto sulle richieste di ingaggio.