Milan contro Manchester United negli ottavi di finale di Europa League. Un doppio impegno che complica e non poco il già impegnativo calendario dei rossoneri a marzo prima della pausa per la Nazionale
Non poteva andare peggio. E’ proprio il caso di dirlo per il sorteggio degli ottavi di finale di Champions League che ha “regalato” al Milan il confronto con il Manchester United, una delle favorite per la vittoria del trofeo. Un match che evoca bei ricordi nei tifosi rossoneri in Champions League con le qualificazioni agli ottavi nell’edizione 2004-05 e la vittoria nella semifinale 2007, quella del gol di Kakà a Old Trafford e della partita perfetta con il 3-0 a San Siro che ha lanciato gli uomini di Ancelotti verso il trionfo di Atene.
Altri tempi, altre squadre. Il Milan odierno è ben lontano da quello dell’epoca, padrone d’Europa. Difficile anche il paragone tra lo United attuale e quello di Sir Alex Ferguson che con i vari Cristiano Ronaldo, Giggs, Scholes, Rooney avrebbe vinto la Champions nel 2008 nella finale terminata ai rigori con il Chelsea.
Un doppio confronto, dunque, difficilissimo e che si inserisce peraltro in un calendario fittissimo di impegni che accompagnerà il Milan fino alla pausa per le Nazionali prevista a fine marzo.
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Milan, un calendario in salita
Dal 28 febbraio al 21 marzo, il Milan, di fatto, non avrà un attimo di tregua. Febbraio si concluderà con lo scontro diretto con la Roma che mette in palio punti vitali per la zona Champions. A seguire turno infrasettimanale con l’Udinese con l’incognita Ibrahimovic impegnato a Sanremo.
Il 7 marzo la difficile e insidiosa trasferta a Verona contro la compagine di Juric che tanti problemi ha creato alle grandi nel campionato in corso. Giovedì 11 marzo, la prima dello due sfide allo United a Old Trafford. Rientro a Milano e pochi giorni per preparare un altro match fondamentale per la Champions quello contro il Napoli, ospite a San Siro domenica 14 marzo e privo del doppio impegno infrasettimanale dopo l’eliminazione dall’Europa League con il Granada.
Tempo per rifiatare ? Macché. Il 18 marzo, il ritorno con il Manchester sempre a San Siro prima della trasferta finale che concluderà un marzo infernale, al Franchi di Firenze contro la Fiorentina, su un campo tradizionalmente ostico per i rossoneri. Ventritrè giorni dunque senza respiro, al termine dei quali sapremo dove il Milan di Pioli può arrivare in questa stagione, complicatasi improvvisamente.