Edin Dzeko, bomber della Roma, ha riportato un serio infortunio alla coscia in Europa League e sarà assente nella gara contro il Milan.
La Roma sorride per il passaggio del turno con gol di Edin Dzeko, tuttavia l’ariete bosniaco è uscito infortunato dal campo ieri, facendo presagire il peggio a Trigoria. L’ex capitano giallorosso si è sottoposto stamani a delle visite strumentali che hanno evidenziato il peggio per lui.
Un infortunio occorso in un momento di redenzione del bosniaco, che aveva messo alle spalle le divergenze con Paulo Fonseca. Il tecnico della Roma, infatti, aveva deciso di reintegrare l’ariete ex Manchester City, che aveva segnato in entrambe le gare di Europa League.
Tuttavia nel ritorno della gara contro il Granada, dove Dzeko ha sbloccato la gara, il numero 9 romanista si è accasciato attorno all’ora di gioco toccandosi l’adduttore. I medici hanno subito fatto presagire il peggio, e il responso di stamani è impietoso.
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Nelle visite effettuate stamane a Villa Stuar, Edin Dzeko ha riportato una lesione di primo grado all’adduttore sinistro. Un infortunio che lo lascerà lontano dai campi per almeno 15-20 giorni. Un’assenza pesante, proprio adesso che il bosniaco stava riprendendo in mano le redini dell’attacco romanista.
Il bomber di Sarajevo era tornato a ricevere un minutaggio consistente dopo gli screzi con l’allenatore e si era candidato a titolare contro il Milan. Seppure Borja Mayoral non abbia fatto rimpiangere il più esperto attaccante, nella gara contro i rossoneri Fonseca avrebbe preferito l’esperienza di Dzeko.
L’allenatore sa che il bosniaco ha sempre messo in difficoltà il Diavolo, trovando spesso il gol (come nella gara d’andata). Mayoral ha uno stile di gioco diverso, più dinamico e meno fisico, e questo costringere l’allenatore a rivedere i piani tattici.
L’ambiente giallorosso è preoccupato per l’ex capitano, che rischia di saltare anche le gare di Europa League contro l’esperto Shaktar Donestsk. Gi ucraini, infatti, in questa stagione hanno già estromesso l’Inter dalle competizioni europee, e la Roma non vuole sottovalutare l’impegno.