Pioli è disponibile a ragionare su moduli diversi per il suo Milan, qualora sia necessario cambiare rispetto al 4-2-3-1. Scopriamo le ipotesi.
I recenti risultati negativi hanno fatto mettere in discussione diverse cose per quanto riguarda il Milan. Innegabile che vi sia stato un calo fisico e mentale della squadra nell’ultimo periodo.
Avere un momento negativo durante la stagione è normale, soprattutto se sei partito dai preliminari di Europa League e hai avuto tante assenze per infortunio o Covid. A un certo punto le fatiche accumulate le paghi ed è importante farsi trovare pronti a fronteggiare le difficoltà.
Leggi anche:
Ci si è domandati se fosse anche il caso di pensare a un modulo diverso per il Milan, dato che il 4-2-3-1 richiede un grande dispendio di energie che in questo momento la squadra fatica a sostenere. Pioli sta preparando un piano B a Milanello?
Nella conferenza stampa alla vigilia di Milan-Stella Rossa di Europa League il mister non ha mostrato chiusura a una eventuale modifica della disposizione tattica in futuro: «Le partite sono diverse e possono cambiare sia tatticamente che psicologicamente nell’arco dei 90 minuti. Noi dobbiamo avere un modello e dei principi di gioco che ci devono far iniziare la partita in un modo, interpretarla allo stesso modo e portarla fino in fondo. Su questo bisogna insistere. Poi si può anche pensare di modificare qualche posizione e qualche situazione, saremo preparati per farlo se vedremo che incontreremo altre difficoltà».
Pioli si dimostra aperto ad adottare nuove soluzioni tattiche, se sarà necessario. Ma quali possono essere a livello modulo? L’organico del Milan sicuramente è adatto a più disposizioni, oltre all’ormai noto 4-2-3-1: vediamole.
Pioli al momento intende procedere con la disposizione tattica ormai collaudata, però resta importante avere un piano B da utilizzare magari a partita in corso per essere meno prevedibili e cercare di colpire diversamente gli avversari.