Sono passati esattamente nove anni da quel Milan-Juventus ancora ad oggi molto discusso, che cambiò la storia del campionato.
Il tempo passa davvero in fretta. Una massima buona per ogni circostanza o ricordo. Basti pensare che oggi sono ben nove anni esatti dal match più contestato della storia recente del calcio italiano.
Il 25 febbraio del 2012 si giocava infatti il match Milan-Juventus. Uno scontro diretto molto sentito, forse mai come in quella stagione, che consegnò il primo dei nove scudetti consecutivi alla squadra bianconera.
Inutile dover ricordare cosa successe quella notte a San Siro: la gara terminò 1-1, ma a restare negli annali fu il gol-fantasma di Sulley Muntari clamorosamente non visto dalla terna arbitrale.
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Incredibile come il signor Tagliavento ed il guardalinee Romagnoli non si accorsero che il pallone deviato da Muntari in porta avesse già varcato la linea di porta, mentre Gigi Buffon tentò disperatamente di rigettarlo fuori dalla sua rete.
Il match sarebbe decisamente cambiato, visto che l’episodio arrivò con il Milan in vantaggio per 1-0 sui bianconeri. Con i padroni di casa avanti per due reti sarebbe stato a dir poco complicato per la Juventus tentare di rimontare.
Un gol che avrebbe dunque cambiato molto nella storia recente rossonera. Addirittura Adriano Galliani definì quell’episodio la chiave di volta per l’andamento del campionato italiano del futuro.
Basti pensare che prima di quello scontro diretto il Milan era in testa alla classifica con 50 punti, mentre la Juve inseguiva a quota 49. Un successo dei rossoneri avrebbe portato l’allora squadra di Allegri a +4 in un momento decisivo della stagione.
La rete non vista di Muntari di certo condizionò non poco la stagione 2011-2012. Ma anche il futuro del Milan, che senza il secondo scudetto consecutivo iniziò inevitabilmente un decennio di regressione e problematiche societarie.
Sempre Galliani di recente ha fatto sapere che con la vittoria di quel campionato il Milan non avrebbe venduto né Ibrahimovic né Thiago Silva (invece ceduti al PSG). E addirittura che Silvio Berlusconi avrebbe potuto continuare ad essere il proprietario del club.
Per non parlare del mercato: il Milan avrebbe potuto accaparrarsi un certo Carlos Tevez con i premi ottenuti da Lega e Uefa. Invece l’argentino nel 2013 sarebbe divenuto un calciatore della Juventus, portandola addirittura in finale di Champions League.