Milan-Inter tornano ad affrontarsi alle 15 di domenica dopo 13 anni. Il motivo dell’orario insolito è dovuto a un fattore imprescindibile del calcio moderno. Vi spieghiamo qual è.
Imbattersi in un big match di Serie A in orario pomeridiano è davvero una novità inconsueta nella storia recente del campionato. Se poi le due protagoniste della partita si contendono un Derby e anche il primato in classifica, stupisce ancora di più.
Insomma, Milan-Inter di domenica 21 febbraio alle 15, ha già fatto molto parlare di sé non solo per gli aspetti prettamente calcistici e i tanti duelli che si vedranno in campo quanto – e soprattutto – per l’orario in cui sarà giocata che, peraltro, seguirà di nemmeno 72 ore la conclusione del match di Europa League disputato dal Milan, a Belgrado, contro la Stella Rossa.
La decisione di far disputare il Derby alle 15 è scaturita da una motivazione ben precisa che ha reso, di fatto, la 23.a giornata di Serie A un unicuum con le varie partite disputate, tutte, in orari differenti tra venerdì 19 e lunedì 22 febbraio.
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La collocazione alle 15 del Derby di ritorno è dovuta essenzialmente alle dinamiche inerenti la spartizioni dei big match del campionato tra Sky e Dazn, i due broadcast licenziatari dei diritti tv della Serie A.
In base al vecchio bando di assegnazione, le due emittenti devo spartirsi un gruppo di 20 tra le partite più importanti del campionato, delle quali 16 a Sky e le restanti 4 a Dazn. La decisione avviene, di fatto, a tavolino con un accordo tra i due licenziatari. Dazn, per la Serie A 2020-21, ha ottenuto Inter-Roma, il doppio confronto Juve-Lazio e, appunto, il ritorno di Milan-Inter.
Come sapete, Dazn ha a disposizione tre slot di trasmissione per le partite di Serie A, rispettivamente alle 20.45 del sabato sera e alle 12.30 e alle 15 della domenica. Di fatto, quindi, con il Milan in campo giovedì sera sarebbe stato impossibile far disputare il Derby di sabato. Dazn, pertanto, ha utilizzato lo slot più tardivo a sua disposizione.
Ma non è tutto. La disputa dei 20 match principali della stagione, sempre stando alle disposizioni per i diritti tv, deve avvenire in esclusiva totale ovvero senza il “disturbo” di altre partite in contemporanea. Per questo motivo, Milan-Inter del 21 febbraio sarà l’unico match alle 15 di domenica con conseguente spostamento ad altri giorni e altri orari di incontri potenzialmente inseribili in contemporanea come, ad esempio, Fiorentina-Spezia, Torino-Cagliari, Genoa-Verona e Parma-Udinese, tutti match che coinvolgono compagini che non disputano le coppe europee.