Saponara torna a parlare dell’esperienza negativa avuta al Milan e spiega perché le cose non andarono nella maniera da lui auspicata ai tempi.
Tra i protagonisti dell’impresa dello Spezia contro il Milan nell’ultima giornata di campionato c’è anche Riccardo Saponara. Proprio l’ex rossonero è stato uno dei migliori in campo nella vittoria dei liguri.
Il trequartista di proprietà della Fiorentina spera di aiutare la squadra di Vincenzo Italiano a salvarsi. C’è anche il ballo il suo futuro, dato che nell’accordo tra le due società è previsto un diritto di riscatto fissato a circa 2 milioni. Il 29enne fantasista vuole guadagnarsi la conferma e dire addio definitivamente a Firenze, dove non è mai esploso.
Leggi anche:
Saponara ricorda l’esperienza al Milan
Saponara prometteva molto bene con la maglia dell’Empoli, sembrava destinato a fare una grande carriera e non a caso il Milan nel 2013 aveva deciso di investire su di lui. Tuttavia, l’esperienza in rossonero non è andata bene e in un anno e mezzo ha collezionato solamente 9 presenze prima di tornare in Toscana, dove si è rilanciato per poi transitare tra Fiorentina, Sampdoria, Genoa, Lecce e infine Spezia.
Intervistato dal quotidiano La Nazione, il giocatore ha spiegato perché a Milano le cose non funzionarono: «All’epoca quel balzo in avanti mi spaventò invece di aiutarmi. Non ero pronto per il grande salto al Milan, non avevo ancora il carattere per impormi».
Saponara ammette che alcuni suoi limiti gli hanno impedito di viversi quell’avventura come avrebbe voluto. Non era pronto per una piazza così esigente e con grandi pressioni. Inoltre, va detto che nel Milan di quegli anni c’erano parecchie cose che non andavano e quindi per un giovane non era affatto semplice dimostrare il proprio valore.
La cosa curiosa è che l’ex Empoli fece il proprio debutto da titolare in derby del dicembre 2013 perso 1-0 contro l’Inter. Ebbe anche problemi fisici durante l’esperienza milanista e la cessione a un certo punto fu una conseguenza inevitabile. Il club non ci credeva più e per lui fu meglio ripartire da Empoli.