Tommaso Pobega, in una lunga intervista, parla del Milan e del suo percorso di crescita dentro e fuori dal campo.
Tra i tanti elementi dell’ottimo Spezia di Vincenzo Italiano c’è sicuramente Tommaso Pobega, centrocampista scuola Milan, di cui i rossoneri detengono ancora il suo cartellino. Anche se non in campo nella sfida vinta dalle Aquile Nere sabato scorso, il centrocampista è una delle note più liete dei liguri.
Il centrocampista ha scelto di giocarsi le sue carte nelle file dei bianconeri forte della sua età, essendo un classe 1999, con il sogno di tornare a vestire la casacca rossonera per compiere il definitivo salto di qualità della sua carriera che conta esperienza alla Ternana e al Pordenone.
Il grande salto in Serie A non ha spaventato la mezzala triestina che in 14 presenze ha siglato ben 3 reti, la più prestigiosa ai danni della Juventus (gara vinta poi di torinesi per 1-4).
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Pobega, intervistato da Filippo Galli in la Giovane Italia, si è raccontato all’ex bandiera rossonera tra la scelta di studiare e il suo percorso in rossonero, non trascurando un parallelismo con alcuni suoi ex compagni, Manuel Locatelli su tutti.
Ecco un estratto delle sue parole:
“Arrivare al Milan è stato emozionante, ricordo bene il giorno del mio arrivo. Ho avuto la fortuna di non avere una famiglia assillante, mi hanno tutelato nei primi colloqui con lo staff rossonero, a cui io non ho partecipato. La famiglia mi ha quasi nascosto l’approdo al Milan per non agitarmi”.
Pobega racconta anche del percorso di crescita al Milan:
“Al Milan ti insegnano che ognuno ha il suo percorso e che l’obiettivo va raggiunto anche con qualche inciampo, non bisogna fare subito il salto di categoria perché non sempre è un bene. Bisogna seguire il proprio percorso, solo così si arriva all’obiettivo”.
Parole su Locatelli e Calabria:
“Locatelli e calabria hanno tentato il salto, all’inizio arrivavano tante lodi, e per loro si è provato il grande salto”.