Le ultime news sul rinnovo di Gianluigi Donnarumma, che resta sempre il cruccio maggiore per il club rossonero vista la scadenza prossima.
Mentre la preoccupazione di Stefano Pioli e del suo staff nel lavoro sul campo riguarda il percorso del Milan, che deve dimenticare le recenti sconfitte e rilanciarsi immediatamente, per i dirigenti c’è un altro obiettivo concreto da realizzare il prima possibile.
Si tratta dell’ormai chiacchieratissimo rinnovo contrattuale di Gianluigi Donnarumma. Il portiere e leader della formazione rossonera al momento resta ancora in scadenza alla fine della stagione in corso.
Il rischio di perdere uno dei migliori portieri del calcio italiano ed internazionale è forte. Non tanto per la volontà di Gigio di provare nuove esperienze altrove, bensì per le richieste come al solito a rialzo del procuratore Mino Raiola, vero e proprio ostacolo della trattativa.
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Le ultime informazioni pubblicate oggi dalla Gazzetta dello Sport parlano di distanza ancora da colmare tra il Milan e Raiola per la questione del rinnovo.
Donnarumma, ormai si sa, ha da tempo fatto intendere come la sua priorità assoluta sia il prolungamento con il club rossonero, che lo ha scovato e cresciuto dandogli la possibilità di spiccare il volo fin da giovanissimo.
I legami sentimentali però non bastano. Urge trovare un accordo in fretta, visto che la scadenza effettiva scatta tra esattamente 134 giorni, ovvero quattro mesi e mezzo. Ma ogni settimana è buona per le proposte in arrivo da altri club a costo zero.
Le richieste di Raiola sono al momento da considerarsi inaccettabili per Maldini e compagnia: l’agente chiede un ingaggio da 10 milioni netti per Donnarumma fino al 2023, ovvero per soli due anni di contratto.
La soluzione potrebbe arrivare a metà strada: il Milan andrebbe a proporre un rinnovo triennale, non a lungo termine dunque ma con tempistiche ideali per provare ad allungare nuovamente con calma.
Resta il cruccio riguardante la parte economica, ma c’è chi giura che le richieste a rialzo di Raiola siano solo una strategia, visto che nessun club al mondo in tempo di pandemia sarebbe in grado di concedere 10 milioni di euro netti ad un portiere.