Dopo lo stop con lo Spezia, il Milan deve ritrovare vittoria e primato nel derby. La guida sarà come al solito Ibrahimovic.
Dimenticare Spezia. L’obiettivo principale del Milan per le prossime gare è quello di lasciarsi dietro la peggiore prestazione stagionale, con tanto di sconfitta per 2-0.
In generale la banda di Stefano Pioli vuole riprendere il cammino ai ritmi lasciati nel 2020, quando il Milan era praticamente imbattuto e sembrava una macchina da guerra inarrestabile.
Per farlo si affiderà all’uomo derby per antonomasia: Zlatan Ibrahimovic, colui che ha i numeri migliori di tutti nelle stracittadine contro l’Inter.
Come scrive oggi la Gazzetta dello Sport, il Milan odierno non è affatto Ibra-dipendente. Lo svedese non è il maestro che guida un manipolo di allievi. Bensì è squadra composta da calciatori di primo livello, uomini di spessore calcistico. Ma ovviamente è lo svedese a dare quel quid in più in certe gare rilevanti.
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Come detto dunque Ibrahimovic sarà comunque il calciatore su cui si poggerà il Milan nel derby di domenica prossima, quello dello sperato contro-sorpasso.
Parlano i numeri per l’attaccante classe ’81, che in carriera ha disputato la bellezza di 12 stracittadine a San Siro, con entrambe le maglie.
Il suo score è di 10 reti, di cui 8 in favore del Milan. Ben quattro di questi gol li ha addirittura realizzati negli ultimi tre derby, ovvero da quando è tornato in Serie A dal suo girovagare internazionale.
Quando sente l’odore del derby dunque Ibra si scatena, diventa l’uomo da battere. E domenica prossima avrà anche uno stimolo in più: il duello con l’odiato rivale Romelu Lukaku.
Un confronto che diventa ancora più atteso e affascinante dopo la brutta lite tra i due dell’ultimo Milan-Inter, quello di Coppa Italia del 26 gennaio scorso.
Ma Ibrahimovic vorrà soprattutto riacciuffare Lukaku, che nell’ultima giornata di campionato lo ha doppiamente sorpassato: in classifica con l’Inter, lasciando il Milan al secondo posto. Ma anche nella classifica dei cannonieri, che vede il belga a quota 16 mentre Ibra fermo a 14.