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Inzaghi: “Non allenerei l’Inter, sono troppo legato al Milan”

Le parole da rossonero doc di Filippo Inzaghi, ex stella e allenatore del Milan che non tradirebbe mai la sua vecchia società.

Filippo Inzaghi (©Getty Images)

Filippo Inzaghi vecchio cuore milanista. Il passato calcistico non si dimentica, come ammesso dallo stesso Super Pippo nell’intervista di ieri sera alla Domenica Sportiva.

L’attuale allenatore del Benevento, in passato bomber e tecnico del Milan, ha fatto intendere di non voler tradire la sua vecchia squadra in futuro.

Alla domanda su un possibile suo approdo futuro da allenatore all’Inter, Inzaghi ha risposto senza troppi fronzoli: “Sono un professionista, ma sono troppo legato alla storia del Milan. Voglio bene alla piazza ed ai tifosi, per me sarebbe difficile andare all’Inter. Un po’ come per Ancelotti: ha allenato ovunque tranne che i nerazzurri”.


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Dunque Inzaghi dimostra grande attaccamento ai colori rossoneri, anche se nella carriera di un allenatore può accadere sempre di tutto.

Basti pensare a Sinisa Mihajlovic, ex titolare dell’Inter finito a guidare il Milan. O Antonio Conte che dopo aver dichiarato guerra ai nerazzurri sulla panchina della Juventus ha firmato poi un contratto ultra-milionario con il club di Appiano Gentile.

Nell’intervista alla DS, Inzaghi ha anche parlato dei suoi inizi in panchina: “Non sono come Pirlo, prima di allenare la prima squadra del Milan ho fatto due anni di settore giovanile, ho vinto anche un Torneo di Viareggio. Chi è venuto dopo non ha fatto meglio di me. Fu un’esperienza positiva, che mi ha permesso di essere l’allenatore che sono oggi”.

Su un possibile ritorno al Milan in futuro: “Chissà cosa mi riserverà il futuro. Io amo follemente questo mestiere, l’adrenalina e la preparazione alle partite. Ho fatto circa 200 panchine tra i professionisti e sono sempre alla ricerca di divertimento”.

Inzaghi ha guidato già i rossoneri nella stagione 2014-2015. Una scelta avventata quella di Adriano Galliani di affidare all’allora inesperto Pippo la panchina di una squadra non proprio al massimo della competitività.

In quell’annata il Milan concluse il campionato addirittura al 10° posto in classifica, peggior piazzamento dal 1997.

Scritto da
Keivan Karimi