Tiene banco il rinnovo di Gigio Donnarumma in casa rossonera, con Raiola che spinge per una clausola rescissoria e il portiere che insiste per rimanere.
Il rebus attorno al contratto di Gianluigi Donnarumma si infittisce rendendo sempre più complessa la situazione di un contratto in scadenza il prossimo giugno. Mino Raiola, suo procuratore, è stato visto ieri a Milano, ma ai microfoni ha chiesto di lasciare in pace il suo assistito poiché molto concentrato sul campo.
Il portiere campano, infatti, non sta risentendo sul campo del nodo contratto, e in campo sta offrendo prove al top, tuttavia la situazione sul suo accordo in rossonero resta complicata.
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Anche la Gazzetta dello Sport di stamattina conferma le cifre della discordia: il club offre 7.5 milioni di euro per 5 anni, mentre il procuratore ne chiede 10 per due. Il Milan non vuole cedere a una durata così breve, oltre a una cifra così alta, per non dovere riaprire anche l’anno prossimo il tavolo delle trattative.
Raiola chiede che il portiere guadagni quanto i top in Europa, con una cifra alla pari con Oblak dell’Ateltico Madrid e sotto solo a De Gea del Manchester United ma Davanti a Neur del Bayern Monaco ed Ederson del Manchester City.
Il club di via Aldo Rossi in merito starebbe meditando di far scendere la durata dell’accordo a tre anni e sfruttando alcuni forti bonus, quelli legati alla disputa della Champions League su tutte, che sembra essere al momento il più grande desiderio del portiere e del suo staff.
A tal proposito l’accordo potrebbe sbloccarsi, proprio come segnalato dal giornale milanese, attraverso una clausola rescissoria che vari in base all’approdo dei rossoneri nella massima competizione europea. 50 milioni se il Milan sarà nella competizione, 30 se non vi accede.
In merito si è anche espresso Gianluca Di Marzio, esperto di mercato di Sky, che ha riferito della forte volontà del portiere di restare, visto che non ha ancora firmato con altri club in condizioni economiche più favorevoli di quelle offerte dal Milan.