La nuova filosofia rossonera: squadra più giovane e cosmopolita

Il Milan è una squadra sempre più giovane, come confermato dalle strategie di Gazidis, ma è sempre più cosmopolita, visto il forte inserimento di calciatori stranieri.

Sandro Tonali (© Getty Images)

Sempre più giovane, sempre più straniero. Il Milan ha una nuova dimensione internazionale, e per la prima volta in quasi trent’anni non ha calciatori sudamericani in rosa. Il nuovo corso rossonero è in forte controtendenza con il trend di acquistare giovani italiani voluto negli ultimi anni della gestione Berlusconi.

Fassone e Mirabelli optarono invece per la linea dei giovani primavera: Locatelli e Cutrone su tutti arrivarono a giocare in prima squadra partendo dal vivaio rossonero.

La nuova gestione però ha voluto rendere il Milan sempre più internazionale, con calciatori giovani ma già pronti alle grandi sfide europee.


Leggi anche: 


La nuova filosofia rossonera

La campagna acquisti del Milan di questa stagione conferma il trend: l’unico italiano acquistato è Sandro Tonali, classe 2000. Investimento importante per un giocatore che complice qualche infortunio sta ancora cercando la sua forma ottimale.

A raccontare la nuova filosofia rossonera ci ha pensato l’edizione odierna di TuttoSport, che ha posto gli acquisti rossoneri ai raggi X.

A inizio stagione l’acquisto più esperto è stato Ciprian Tatarusanu, secondo portiere in rosa. Tre giovanissimi invece sono arrivati dall’estero, due da grandi piazze: Diogo Dalot dal Manchester United e Brahim Diaz dal Real Madrid. Invece Jens Petter Hauge è arrivato dal Bodo Glimt, avversario norvegese dei rossoneri nel preliminare di Europa League.

A fari spenti, invece, l’arrivo di Pierre Kalulu a parametro zero dal Lione, che in stagione si è ritagliato un posto importante nell’organico di Pioli.

La mancanza di calciatori italiani nella rosa rossonera ha impedito allo stesso Hauge di presenziare nella lista UEFA nella seconda parte di stagione: visti i nuovi innesti, e non avendo il Milan almeno otto calciatori cresciuti in Italia, il club ha dovuto ridurre la lista da 23 a 22 elementi, lasciando fuori il il talentino norvegese.

Il mercato invernale non ha cambiato il modus operandi del club: sono arrivati infatti Meite, Mandzukic e Tomori, tutti calciatori stranieri.

 

Gestione cookie