Arriva una clamorosa rivelazione da parte di un calciatore di Serie A relativa alle presunte combine per Calcioscommesse.
Spuntano retroscena davvero incredibili relativi al maxi-processo per Calcioscommesse che ha sconvolto il mondo del calcio italiano qualche anno fa.
Le indagini sono tutt’altro che archiviate, come spiega il quotidiano Il Mattino, che parla di un interrogatorio recente voluto dal procuratore antimafia Maurizio De Marco nell’ambito del processo su scommesse calcistiche e camorra.
Protagonista della rivelazione è Armando Izzo, difensore del Torino e della Nazionale italiana. Il calciatore ha raccontato una sua personale esperienza del 2014, quando indossava la maglia dell’Avellino.
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Questo il retroscena: “Si giocava Modena-Avellino, ma qualche giorno prima finsi di essermi infortunato per non scendere in campo. Era stata concordata una combine tra le due squadre e io non volevo parteciparvi”.
Izzo ha spiegato al procuratore di aver avuto un contatto con il suo compagno di squadra Luca Pini e con i fratelli Umberto e Antonio Accurso, lontani parenti del difensore e membri di un clan camorrista di Secondigliano.
Il calciatore sentendo puzza di bruciato scelse di allontanarsi dall’incontro. In passato anche altri membri della ‘famiglia’ aveva provato a coinvolgerlo senza successo, ai tempi della Triestina.