Ecco come il Milan ha accelerato i tempi per tornare ad essere una squadra da vertice negli ultimi 12 clamorosi mesi.
Il Milan è di nuovo al top. Nella classifica di Serie A e non solo, perché la risonanza internazionale del club rossonero sembra essere nuovamente enorme.
Merito del progetto di Elliott Management, il fondo anglo-americano che ha deciso di prendere per mano una società in difficoltà e riportarla dove merita di stare.
“Ci vorranno anni per ritornare ad altissimi livelli” – tuonava l’a.d. Ivan Gazidis circa un anno fa. Eppure il Milan ha bruciato le tappe in maniera clamorosa.
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Secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, il Milan è uno dei pochi club ad aver in qualche modo beneficiato dello stop per la pandemia da Coronavirus.
I rossoneri hanno subito perdite come tutte le altre società calcistiche internazionali, ma l’esperienza di Elliott e dei dirigenti ha evitato un crollo dal punto di vista finanziario.
A dare una mano sono stati anche i risultati: il Milan si è compattato durante il lockdown, è tornato ad essere squadra, lavorando senza ansie né paure. Da giugno in avanti Stefano Pioli ha messo in mostra un gruppo quasi imbattibile, meritevole del primo posto.
Elliott ha anche alzato l’asticella degli investimenti. Lo si capisce dal mercato di gennaio 2021: mentre Inter o Juventus sono ferme al palo per problemi di bilancio, il Milan si è regalato ben tre colpi di alto rango (Meité, Mandzukic, Tomori) senza paura di sforare.
Un programma dunque basato su unità d’intenti, capacità finanziarie e risultati dal campo. Il Milan ha sorpreso tutti, ma il 2020-21 è l’anno della rinascita. Totalmente meritata.