Continua a far discutere l’episodio della lite tra Ibrahimovic e Lukaku. Sulla vicenda è intervenuto anche Fabio Capello
C’era da aspettarselo. Di un episodio del genere se ne sarebbe parlato a lungo e così sta succedendo. La rissa (sfiorata) tra Ibrahimovic e Lukaku nel Derby di Coppa Italia ha diviso appassionati e addetti ai lavori. Al di là degli apprezzamenti tipici di un tifo ormai sempre più orientato allo sfottò sui social, le critiche non sono mancate.
Indubbiamente non è stato bello vedere due giganti di 100 chili fronteggiarsi muso a muso e insultarsi con offese pesanti che, nel caso di Ibrahimovic, hanno fatto anche parlare di una possibile derivazione razzista, ipotesi quest’ultima che, tuttavia, non trova conferme. In attesa del verdetto del Giudice Sportivo, sulla vicenda è intervenuto anche Fabio Capello. L’ex tecnico di Milan e Juventus ha allenato Ibrahimovic in bianconero e conosce molto bene lo svedese, motivo ulteriore che lo porta fermamente a escludere la componente razzista dal diverbio.
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“Ma no dai, il razzismo non c’entra nulla – sentenzia l’allenatore intervistato da ilgiornale.it – Zlatan non è certo razzista. Ha vissuto una storia brutta come la guerra in Jugoslavia e ha padre musulmano e madre cattolica. Si è trattato di scambi di battute sciocchi e spiacevoli.”
Nonostante la difesa di Ibrahimovic, Capello stigmatizza il comportamento di entrambi i contendenti: “E‘ stato un episodio molto spiacevole. Sono cose che succedono tra i calciatori. Entrambi sono andati sopra le righe e il litigio non ha avuto un motivo calcistico. Non è mai bello quando tiri fuori fattori esterni al calcio.”
Dopo tante opinioni ora la palla al Giudice Sportivo, l’unico che può mettere la parola fine a una vicenda di cui avremmo fatto volentieri a meno