Cosa ha convinto Fikayo Tomori a diventare un calciatore del Milan? Spunta il retroscena di qualche giorno fa.
Ieri sedeva per la prima volta sulla panchina del Milan, con la maglia numero 23 addosso.
Ci vorrà forse ancora un po’ per vedere Fikayo Tomori in campo a San Siro, ma intanto i rossoneri si sono assicurati in prestito un centrale di grande qualità.
La richiesta di Stefano Pioli è stata esaudita: Tomori è il tassello mancante, uno stopper giovane ma già dotato di esperienza internazionale e atletismo da vendere.
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Oggi il portale Gianlucadimarzio.com ha svelato alcuni retroscena dietro all’arrivo di Tomori al Milan in questa sessione di gennaio.
Innanzitutto l’operazione è nata sotto traccia. Ma non da poche settimane, bensì dalla scorsa estate, quando i rossoneri già erano alla ricerca di un eventuale difensore in più.
Il Milan ed i suoi emissari si erano interessati a Tomori, ma all’epoca non affondarono il colpo. La situazione si è sbloccata la scorsa settimana, dopo la rinuncia al primo obiettivo Mohamed Simakan.
Tomori inoltre, prima di accettare il trasferimento in Italia, ha voluto delle rassicurazioni. Non tanto sul Milan, bensì sul campionato italiano, che in Inghilterra viene ancora considerato di secondo livello.
Decisivo il parere dell’amico Ola Aina, ex terzino del Torino cresciuto come Tomori nelle giovanili del Chelsea.
“Accetta subito! L’Italia è tosta ma imparerai tantissimo” – avrebbe confidato Aina all’amico anglo-canadese, il quale ha sciolto gli ultimi dubbi e prenotato il volo per sbarcare a Milano.