Grande vittoria dell’Atalanta ieri in casa rossonera. Nonostante ciò Pioli e compagnia sono campioni di inverno.
La battuta della Gazzetta dello Sport per spiegare l’esito di Milan-Atalanta è tutta un programma.
Se un marziano ieri sera fosse sceso sulla terra per vedere il suddetto match di San Siro, resterebbe incredulo nel sapere che la formazione capolista sia quella in maglia rossonera.
Una grande Atalanta ha dominato un Milan stavolta meno arrembante e solido, letteralmente annichilito dalla verve e dalla qualità di Ilicic e compagni.
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Proprio lo sloveno Josip Ilicic ha rappresentato la guida della squadra di mister Gasperini. Inventa, si diverte, conquista e trasforma un rigore decisivo.
Dall’altra parte Zlatan Ibrahimovic ha vissuto invece una serata quasi nulla, marcato sorprendentemente bene da Romero e quasi mai servito a dovere.
Un k.o. dovuto non solo agli episodi, favorevoli ovviamente agli ospiti, ma ad un’interpretazione di gara che stavolta condanna Stefano Pioli.
Dalla prima rete di Romero fino all’ultima di Zapata, il Milan ha sempre sofferto, boccheggiando in difesa ed incapace di rendersi pericoloso in avanti, anche con gli ingressi di Mandzukic e Rebic.
Un punteggio finale inequivocabile. Ma il lato positivo riguarda la classifica: Milan campione d’inverno con 43 punti, due in più dell’Inter che ieri ha frenato a Udine tra mille nervosismi.
L’ultima volta che i rossoneri chiusero il girone d’andata in testa vinsero poi lo Scudetto a fine campionato. Era il 2010-2011, un’annata che somiglia sempre più a quella attuale.