Mario Mandzukic arricchisce il numero dei calciatori di nazionalità croata in maglia rossonera
Grandi campioni, meteore e buoni giocatori. Nella lista dei croati che hanno militato o militano tuttora al Milan ci sono tutte le tre tipiche fattispecie con cui si classificano i calciatori tra gli appassionati e non solo.
Cominciamo da un campionissimo. Dopo l’indipendenza del 1991 in seguito allo sfaldamento della ex Jugoslavia, il Milan ha ingaggiato quello che è ritenuto, insieme a Modric, il calciatore croato più forte della storia, ovvero Zvonimir Boban. Acquistato dalla Dinamo Zagabria per dieci miliardi di lire, Zorro gioca un anno in prestito a Bari prima di tornare in rossonero dal 1992 al 2001.
Allenato da Capello, Tabarez, Sacchi e Zaccheroni, vince 4 campionati, 3 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Campioni e una Supercoppa Europa. In quest’ultima, nel 1994, segna uno dei gol decisivi nel doppio confronto con l’Arsenal. Terminata la carriera calcistica, Zvone diviene prima opinionista televisivo, poi dirigente Fifa. Dall’estate 2019 affianca Maldini al Milan, esperienza che finisce ingloriosamente con il licenziamento avvenuto in seguito a un’intervista apertamente critica nei confronti dell’operato di Gazidis
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Tra la fine e l’inizio del nuovo millennio arrivano al Milan altri due calciatori croati ben lontani, per rendimento e prestigio, dai livelli di Boban. Il primo è Dario Smoje. Acquistato nell’estate 1997, quella del ritorno di Capello al Milan, gioca appena 6 partite prima di essere ceduto al Monza, in Serie B, dove si riscatta parzialmente. Poco soddisfacente l’esperienza con la Ternana prima del ritorno in patria alla Dinamo Zagabria nel 2001.
Una sola presenza in Coppa Italia contro il Torino per Drazen Brncic, acquistato da Galliani dal Monza nell’estate del 2000. Il croato, mai utilizzato da Zaccheroni e Cesare Maldini, viene ceduto a fine stagione all’Inter nell’ambito dell’operazione Pirlo. Anche nei nerazzurri non trova spazio e finisce in B prima all’Ancona poi al Venezia.
Il riscatto croato al Milan arriva con Dario Simic. A lungo accostato ai rossoneri, il difensore viene acquistato dai rossoneri dall’Inter nell’ambito dei tanti affari conclusi tra i due club a inizio millennio. Con il Milan, dal 2002 al 2008, vince tutto con Ancelotti (1 campionato, 2 Champions, 2 Supercoppe Europee, 1 Mondiale per Club e 1 Supercoppa Italiana). Passa al Monaco nel 2008 per poi ritirarsi due anni dopo.
Una sola stagione per lasciare comunque un ottimo ricordo nei tifosi rossoneri. Mario Pasalic approda al Milan in prestito dal Chelsea nell’estate 2016. Dopo un periodo di ambientamento, Montella lo utilizza con maggiore continuità. Indimenticabile il gol decisivo segnato nella serie dei rigori contro la Juventus nella vittoriosa finale di Supercoppa a Doha. Suo anche il gol dello 0-1 nell’impresa contro il Bologna quando i rossoneri riuscirono a espugnare il Dall’Ara in 9 contro 11. Il Milan, passato nel frattempo ai cinesi, non lo riscatta. Nell’estate 2017, Pasalic passa dal Chelsea allo Spartak Mosca poi arriva all’Atalanta e con Gasperini diventa insostituibile o quasi.
Non ha certo esaltato la piazza, l’acquisto di Ante Rebic nell’ultimo giorno di mercato dell’estate 2019. Scambiato con Andre Silva passato all’Eintracht, Rebic vive sei mesi nell’anonimato poi arriva Pioli e le cose cambiano. Dalla doppietta contro l’Udinese, il croato, complice anche l’approdo di Ibrahimovic, segna altri 11 gol tra Serie A e Coppa Italia. Con Mandzukic, Rebic ritrova in attacco il partner di molte partite con la Nazionale Croata.