Cagliari-Milan, Pioli: “Kjaer non si è fatto male. Mandzukic? Ci pensa Ibra”

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Stefano Pioli (©Getty Images)

Stefano Pioli al termine di Cagliari-Milan ha parlato ai microfoni di Sky Sport.

Queste le prime parole del tecnico rossonero: «Segnale a noi stessi innanzitutto. Pensiamo a dare sempre il massimo, tutte le partite sono complicate e chiedo sempre attenzione a tutti. Bisogna farsi trovare pronti. Abbiamo fatto una partita giusta, seria e abbiamo vinto meritatamente».

Messaggio ai tifosi da parte di Pioli: «Ai tifosi dico grazie per il loro sostegno, sappiamo che ci sono vicini anche se non sono presenti allo stadio. Vogliamo dare tutto fino alla fine. Adesso pensiamo alla prossima partita contro l’Atalanta, sarà difficile. A marzo-aprile vedremo la classifica».

Arriva Mario Mandzukic, il mister è contento: «Ci pensa Ibra a tenerlo a bada… Sono contento. Dobbiamo essere ambiziosi, riportare il Milan in alto. L’arrivo di Mandzukic va in questa direzione. Visti i tanti impegni e la criticità della stagione tra infortuni e positività servono tanti giocatori. Ai ragazzi dico che conta più la qualità dei minuti in campo più che la qualità. Alla società ho detto subito sì a Mandzukic, ci ho parlato ed è motivato. È un vincente, ci darà più soluzioni. Gli servirà un po’ per essere al meglio della condizione, ma è un grande lavoratore».

Coppia Ibrahimovic-Mandzukic? Pioli risponde: «No, non è un’eresia. Non mi precludo niente. Tutto dipende dalla disponibilità dei giocatori in campo. Ora abbiamo trovato un equilibrio. Con Mario non ho parlato di ruolo. Abbiamo diverse partite ore, ci sarà turnover e servirà recuperare bene le energie. Sono contento che la proprietà abbia deciso di migliorare la squadra. E se ci sarà la possibilità, lo farà ancora».

L’allenatore rossonero parla di Simon Kjaer e Pierre Kalulu: «Contento e soddisfatto di Kalulu, gioca con personalità e forza. Kjaer non si è fatto male, ha un fastidio che lo limita un po’. Meglio non rischiare, visto che non gioca libero. Campioni d’inverno? Titolo che non dà niente, ci sono sette squadre forti che lotteranno fino alla fine. Chi non entrerà in Champions non sarà contento della stagione. Dobbiamo continuare il nostro percorso convinzione, fiducia e lottando».

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