Quest’anno ricorrerà il quinto anniversario della morte di Cruijff, una leggenda del calcio. Ricordiamo quella volta che, per 45 minuti, vestì la maglia del Milan
Il 26 aprile del 2016 il mondo del calcio ha detto addio ad una delle sue più grandi leggende. Johan Cruijff se ne è andato dopo una lunga battaglia contro il cancro. Ha dedicato interamente la sua vita al calcio: nato e cresciuto nell’Ajax, ha portato i Lancieri sul tetto del mondo per diversi anni, poi ha vinto col Barcellona e nel 1974 stava per diventare Campione del Mondo con la sua Olanda, battuta in finale dalla Germania. Eppure, tutti ricordano quel Mondiale per le incredibili prestazioni della squadra oranje, con Johan uomo copertina, capitano e trascinatore – tecnico e mentale.
Ha vinto tre Palloni d’Oro, l’IFFHS lo ha eletto come secondo miglior calciatore della storia dietro Pelé. Ma Cruijff è stato molto più che un semplice calciatore: ha rivoluzionato il modo di intendere questo sport, in campo prima e dalla panchina poi. Insomma, un’icona in tutti i sensi.
In Italia è conosciuto con il soprannome “Profeta del Gol“: gli fu dato da Sandro Ciotti, che titolò così il suo stupendo documentario su questo calciatore. Gianni Brera invece lo definì il “Pelé bianco“.
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Fra le altre esperienza, conta qualche anno ai Washington Diplomats, mentre ha chiuso la carriera al Feyenoord, una delle più accerime nemiche dell’Ajax, dove tornò a giocare per due stagioni nel 1981 (prima del tradimento). E proprio in quell’anno fece anche la sua comparsa con la maglia del Milan. Sì, esatto, il Milan. Cruijff ha vestito anche i colori rossoneri. Era il 16 giugno e il Diavolo partecipava al Mundialito per Club: la società convinse l’olandese a partecipare, e lui accettò. Scese in campo per 45 minuti nella partita proprio contro il Feyenoord (che qualche anno dopo diventerà la sua ultima squadra prima di abbandonare il calcio giocato).
Possiamo ammirare alcune delle sue giocate in quella brevissima esperienza in questo splendido video: