Un addio senza troppi rimpianti quello di Suso, passato dal Milan a Siviglia nel gennaio 2020
Tardo pomeriggio di mercoledì 15 gennaio 2020. Il Milan debutta in Coppa Italia con la Spal e alla lettura delle formazioni una bordata di fischi accoglie il nome di Suso, partito inizialmente dalla panchina. Entrerà al 64′ l’attaccante, con il pubblico sempre piuttosto critico (ed è un eufemismo..) nei suoi confronti. Quella partita finirà 3-0 e di li a poco sarebbe stata l’ultima di Suso in maglia rossonera prima del trasferimento al Siviglia.
Una cessione salutata con entusiasmo dai tifosi milanisti oramai stufi della discontinuità dello spagnolo. Dopo il 5-0 subito a Bergamo contro l’Atalanta, a far precipitare definitivamente la situazione fu la pessima prestazione offerta nello 0-0 con la Sampdoria, giorno del secondo esordo di Ibrahimovic con il Milan. Passaggi sbagliati, poco corsa e un atteggiamento indolente. Troppo da sopportare per il pubblico in un momento di grande difficoltà della squadra.
Un addio triste e inevitabile quello di Suso, epilogo di una parabola discendente che l’ha visto passare da insostituibile (specie con Montella dopo l’ottima stagione in prestito con il Genoa) a esubero. Le prime avvisaglie di una certa discontinuità si erano già ravvisate con Gattuso che poche volte comunque aveva rinunciato all’iberico. Fallimentare il tentativo di Giampaolo di impiegarlo dietro le punte. Rendimento da dimenticare nei due mesi con Pioli che hanno posto fine ai cinque anni in rossonero con uno score di 126 presenze complessive e 24 gol.
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Suso al Siviglia, il rendimento
Il passaggio di Suso al Siviglia oltreché come una liberazione è stato accolto anche con curiosità dai tifosi rossoneri. Di fatto, come spesso accade, si sono creati i soliti schieramenti contrapposti tra i nostalgici dello spagnolo e chi, dopo averlo criticato, ne attendeva il fallimento anche in Andalusia.
Eppure, quasi a sorpresa, con Lopetegui in panchina, Suso si ritaglia il suo spazio al Siviglia. Nella Liga 2019-20 tra pre e post interruzione per il lockdown, l’ex rossonero totalizza 17 presenze di cui 8 da titolare con un gol all’attivo e un assist. Uno score non certo altisonante con il quale comunque Suso contribuisce al quarto posto finale dei suoi. Tredici, invece, le presenze nel campionato in corso con due gol, di cui uno nel derby con il Betis.
E’ in Europa League, tuttavia, che Suso si prende una grande soddisfazione. Protagonista nella final eight di agosto in Germania, viene schierato da titolare nella finale tra Siviglia e Inter vinta dagli spagnoli 3-2 grazie all’autorete di Lukaku nel finale. Le foto di Suso con la Coppa alzata a fine partita di fronte agli ex Cugini, rivali di tanti Derby a San Siro, hanno popolato le pagine social dei tifosi rossoneri prodighi di applausi 8 mesi dopo l’inevitabili addio. Alla fine, per tutti (milanisti e diretto interessato), è andata davvero bene così…