Pierre Kalulu ha rilasciato un intervista per il canale ufficiale dell’AC Milan. Tanti i temi affrontati dall’ex Lione, alcuni di particolare rilevanza
Pierre Kalulu sta dimostrando di essere un giocatore eccezionale, nonostante la giovane età. Dal suo debutto in Europa League, sino ad oggi, il terzino sembra fare tutto nel migliore dei modi: rarissimi errori e una sicurezza degna di un veterano del calcio.
Il giovanissimo ex Lione è stato più volte adattato da Pioli nel ruolo di difensore centrale, ma la sua posizione naturale è quella del terzino destro. Il mister ha però compreso che un calciatore come Kalulu sa far bene ovunque.
Pierre ha rilasciato una bella intervista in cui affronta la sua situazione al Milan, dall’esordio sino ad oggi. Ecco le sue parole.
Sul suo approdo al Milan: “Da subito mi sono sentito molto orgoglioso, per me era il primo contratto da professionista, e poi il Milan è un club storico quindi è normale essere fieri”.
Sul suo debutto con da professionista: “Era la viglia di Sparta Milan e il Mister mi ha chiesto se avessi già giocato come centrale ho risposto di si, mi ha messo in campo ed è andata bene ed è stato tutto abbastanza semplice.
Sulla sua entrata in Parma-Milan: “Col Parma è stata un pò una sorpresa. È successo tutto in fretta nei primi minuti di gioco. Ma dopo la sorpresa bisognava entrare subito in partita e credo di esserci riuscito . Onestamente non c’è stato neanche il tempo di provare emozione, è stato tutto molto veloce”.
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Sul rapporto con gli altri difensori: “Con Romagnoli ci capiamo bene in campo, mi consiglia quale posizione tenere, ci coordiniamo bene. Anche con gli altri difensori mi trovo bene.ci alleniamo e seguiamo gli stessi tempi di gioco”.
Sul paragone con Desailly: “Un paragone così mi lusinga molto io sono giovane e non ho avuto l’opportunità di verde lo giocare. Al massimo e delle sue potenzialità. Però penso che ci siano degli aspetti simili. Ma non credo che siamo uguali, io sono io e lui è lui”.
Sul rapporto con Pioli: “Mi da fiducia. E mi mette a mio agio, dal mister e dallo staff imparo tante cose. Mi danno consigli in base alla partita”.
Su Ibra: “Certo che lo ascoltiamo, quando parla un giocatore con il suo palmares e con un carriera come la sua è normale ascoltarlo. Cerco di seguire quello che dice seppur gioco il mio calcio”.
Sulla prossima gara di campionato: “Con il Cagliari è una partita importante ma tutte lo sono. Questa gara è rilevante ma anche la precedente lo era. Cerchiamo di prepararci al meglio per vincere”.