Le conferme di Gazidis sui due rinnovi in casa Milan, situazioni da risolvere il prima possibile per i rossoneri.
Nella sua lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, l’amministratore delegato Ivan Gazidis ha risposto anche a domande inerenti al calciomercato ed al futuro di alcuni elementi del Milan attuale.
Il dirigente non ha voluto fare annunci e proclami, ma ha parlato con ottimismo sia della permanenza di alcuni calciatori, sia dei possibili rinforzi a gennaio.
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Il Milan si muoverà nel mercato di riparazione, ma con cautela: “Questa squadra è un organismo delicato, con tanti ingredienti, c’è un equilibrio abbastanza magico da preservare. Le scelte devono essere coerenti. Per esempio ci sono personalità che emergono, come Kalulu: si è fatto trovare pronto perché ha lavorato. Quindi occorre pescare le persone giuste e non prendere qualcuno tanto per farlo. Maldini è sensibile e intelligente, quindi sa mantenere gli equilibri”.
Gazidis ha parlato del futuro di Ibrahimovic: “Del rinnovo non abbiamo ancora parlato. Sarà una decisione non solo del club, ma anche sua. È una persona speciale con motivazioni straordinarie e di grande intelligenza. Questa combinazione gli dà una grande forza in tutto ciò che fa. Ci avevamo già provato a gennaio 2019, ma ci aveva detto no perché la storia col Galaxy non era finita. Ibra fa migliorare il gruppo perché ti sfida a dare di più, e questa sfida l’accettano tutti, giocatori e club. A questo livello trovare un 5% in più dentro di sé, fa la differenza”.
Infine sulle situazioni calde di Donnarumma e Calhanoglu: “Le discussioni procedono. E poi non c’è nessun dubbio sulla loro professionalità, e questo è importante. Percepisco un ambiente molto positivo. La nostra è una storia collettiva, non del singolo. Quando i giocatori cantano Pioli “is on fire”, il coro non è realmente su Pioli, ma pensano al collettivo. In questa squadra ognuno lotta per l’altro, quando uno fa un errore c’è un grande supporto. Se mi chiedete il segreto della squadra, è questo. Difficile parlare sono di individualità. Si parla spesso di Ibra, okay, ma ognuno ha una storia bella e divertente da offrire. L’assenza di Zlatan ha rafforzato la squadra. E poi anche la squadra ha dato qualcosa a lui”.