Un anno fa Zlatan Ibrahimovic faceva ritorno al Milan. Un affare per il club rossonero, visto il buon rendimento dell’attaccante scandinavo.
Il 27 dicembre 2019 il Milan ha comunicato ufficialmente il ritorno di Zlatan Ibrahimovic. A distanza di oltre sette anni il centravanti svedese è tornato a vestire la maglia rossonera.
Nonostante i suoi 38 anni, la dirigenza ha creduto fortemente in lui. E ha avuto ragione, considerando il suo rendimento e l’impatto avuto sulla squadra. I compagni che sono vicini a lui migliorano, lo prendono come esempio e sono quotidianamente stimolati a lavorare con impegno.
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L’operazione Ibrahimovic ha subito una decisa accelerata dopo Atalanta-Milan 5-0. La disfatta di Bergamo ha ulteriormente convinto la società che fosse necessario prendere un giocatore di grande esperienza e personalità per aiutare uno spogliatoio che sicuramente aveva dei valori tecnici interessanti, ma che necessitava di leadership. Zlatan si è dimostrato una perfetta aggiunta al gruppo allenato da Stefano Pioli.
Da quando è tornato in rossonero, il bomber scandinavo ha segnato 22 gol in 30 presenze. Ha rotto la ‘maledizione’ dei ritorni sfortunati al Milan. In passato chi tornava difficilmente aveva fortuna, invece il suo rendimento dimostra che è ancora un giocatore di alto livello nonostante l’età avanzata.
Ovviamente a livello fisico è cambiato, deve gestirsi e recuperare dagli infortuni è qualcosa di meno rapido che in passato. Tuttavia, Ibra può ancora dire la sua in Serie A e il Milan non vede l’ora di poterlo riabbracciare nel 2021. Sta ancora lavorando per guarire dall’ultimo infortunio muscolare al polpaccio sinistro. Dovrebbe rientrare dopo metà gennaio.