Il Milan di Pioli non smette di stupire e Maldini ne è orgoglioso, c’è anche il suo zampino dietro la crescita importante della squadra rossonera.
Paolo Maldini ha grandi meriti nella crescita evidente avuta dal Milan nel 2020. Le scelte fatte da lui e dal resto della dirigenza hanno pagato a livello sportivo e non solo.
Il direttore tecnico rossonero in un’intervista concessa a Rai Sport ha esaltato la squadra: “Mi rende felice per la maniera di giocare, la sua maniera di essere, il suo coraggio. Sono tutte cose cose che noi abbiamo chiesto ai nostri giocatori quando sono arrivati e a quelli che abbiamo trovato quando nell’agosto del 2018 ho accettato questo lavoro”.
Maldini ha sempre avuto grande fiducia in Stefano Pioli, lo ha difeso e ha voluto fortemente la sua conferma : “Credo – spiega – che abbia tante caratteristiche da grande allenatore, quindi c’è un rapporto molto aperto, ci diciamo tutto. Anche perché è l’unica maniera per riuscire ad avere dei risultati”.
Maldini su calciomercato, vice Ibrahimovic e altro
Qual è il segreto del Milan? Paolo replica così: “Il segreto è credere in quello che si fa, nei giocatori e aspettarli. Serviva costruire una base. Il discorso fatto inizialmente è proseguito e stiamo vedendo i risultati”.
La leggenda rossonera è felice di fare bene da dirigente, però non sentiva un obbligo tornare nel calcio: “Non era necessario che ritornassi, sono rimasto fuori dal calcio per nove anni. Però ho detto se fossi tornato me la sarei goduta”.
È il Milan dei giovani. Maldini spiega: “Ai giovani serve tempo per adattarsi, questo è difficile da capire a volte. Non tutti i club sono uguali. Un giovane che funziona in un certo club non è detto che faccia altrettanto al Milan. Ci sono squadre che danno più stress”.
In squadra c’è Daniel, suo figlio, e parla così del rapporto: “Il nostro rapporto è figlio di quello che abbiamo a casa. Ci salutiamo in maniera normale. È un po’ quello che succede quando io ero giocatore e mio padre Cesare allenatore. C’è la massima naturalezza”.
Maldini è sempre stato uno onesto intellettualmente: “Quando hai avuto una vita bella e di successo, è normale che la cosa più importante ottenuta è avere un’indipendenza di pensiero. Ovviamente ciò non significa poi stare bene in un’azienda e di un lavoro, però penso che l’uomo con la sua testa faccia ancora la differenza”.
Il gol dopo poco più di 6 secondi segnato da Rafael Leao in Sassuolo-Milan. Maldini commenta: “Cosa praticamente irripetibile, se non la provi non ci riuscirai mai. Bisogna lavorare forte quando si entra a Milanello, dimenticano i pensieri e concentrandosi su quello che viene richiesto”.
Si passa a parlare di Zlatan Ibrahimovic: “Affronta tutto di petto. È arrabbiato, era vicino al rientro. Nell’era Covid i problemi muscolari riguardano tutti. Chi ha avuto il Covid ha sofferto di più”.
Si parla poi del calciomercato di gennaio 2021: “Penso che sarà un mercato creativo, magari alla ricerca di qualche opportunità. E non stravolgerà la squadra, che nel 2020 ha dimostrato di essere competitiva”.
Maldini non sembra propenso a prendere un vice Ibrahimovic: “Abbiamo lui e alternative come Leao, Rebic, Colombo e anche Daniel ha giocato lì. Abbiamo dei giovani sui quali crediamo, abbiamo mantenuto la parola e siamo primi in classifica”.
Quale desiderio per questo Natale e per il 2021? Paolo replica così: “Ritorno alla normalità è auspicabile. Per quanto concerne il mio lavoro, il desiderio è non smettere di sognare. I sogni ti fanno arrivare dove tu non pensavi di arrivare”.