Sono in totale quattordici gli acquisti che Fassone e Mirabelli portarono al Milan. Scopriamo dove sono oggi tutti quei giocatori.
Tutti ricorderanno la faraonica campagna acquisti fatta dal Milan nell’estate 2017, quando Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone fecero acquisti per oltre 200 milioni di euro.
L’avvento della nuova proprietà “cinese” portò grandi investimenti, però non furono sufficienti per la qualificazione in Champions League. Degli acquisti di quella stagione sono rimasti in pochi. Oggi metteremo in evidenza dove sono oggi i giocatori che l’allora dirigenza portò a Milanello.
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Dove sono i “colpi” di Fassone e Mirabelli
Leonardo Bonucci (Juventus) – Fu il grande colpo di quella campagna acquisti. Arrivò per ben 42 milioni di euro e gli fu data anche la fascia da capitano, non senza qualche polemica. La sua esperienza rossonera fu caratterizzata da alti e bassi, a fine stagione decise di tornare a Torino e tuttora indossa la maglia della Juve.
Mateo Musacchio (Milan) – Ci aveva già provato Galliani nell’estate 2016 a prenderlo dal Villarreal, però il difensore argentino è approdato a Milano solo un anno dopo per quasi 18 milioni. Fu uno dei primi rinforzi presi da Fassone e Mirabelli. Fa ancora parte della squadra, però il suo rendimento non è stato all’altezza delle aspettative. Anche tanti infortuni durante questi anni. A giugno 2021 gli scadrà il contratto e non c’è aria di rinnovo. Anzi, già a gennaio può maturare l’addio. Il giocatore è fuori dai piani di mister Pioli.
Andrea Conti (Milan): reduce da una straordinaria stagione all’Atalanta, fu strappato alla concorrenza dell’Inter. Purtroppo ha avuto diversi problemi fisici che lo hanno ostacolato, soprattutto all’inizio della sua avventura milanista. Nella passata stagione era riuscito a prendersi il posto da titolare a destro, però in questa lo ha perso anche a causa di infortunio che ha consentito a Calabria di tornare a giocare con continuità e di meritarsi la maglia. Conti potrebbe essere ceduto nelle prossime sessioni di calciomercato.
Ricardo Rodriguez (Torino): esperienza rossonera con più bassi che alti. Grande professionista, nulla da dire, però in campo il suo apporto è stato inferiore a quanto ci si attendesse. L’arrivo di Theo Hernandez lo gha relegato al ruolo di riserva. Nel gennaio scorso è andato in prestito al PSV Eindhoven e dopo il rientro a Milanello si è trasferito definitivamente al Torino, voluto fortemente da Marco Giampaolo.
Antonio Donnarumma (Milan): arrivò dall’Asteras Tripoli ed è diventato il terzo portiere, posizione che tuttora ricopre. Contratto in scadenza a giugno 2021, potrebbe partire.
Lucas Biglia (Fatih Karagümrük): preso per 19 milioni dalla Lazio, dove era stato capitano e leader del centrocampo, al Milan ha deluso. La prima stagione era stata discreta, poi tra infortuni e brutte prestazioni l’argentino è diventato più un peso che una risorsa. Alla scadenza del contratto ha deciso di trasferirsi in Turchia.
Franck Kessie (Milan): nel 2020 una grande crescita, dopo aver avuto periodi di alti e bassi. A un certo punto la sua cessione era anche sembrata possibile, ma nel nuovo anno l’ex Atalanta è maturato tantissimo ed è oggi un pilastro della mediana di Pioli. Il club dialoga con l’agente per il rinnovo di contratto.
Fabio Borini (Fatih Karagümrük): era vicinissimo alla Lazio, però Mirabelli riuscì ad assicurarsi il jolly bolognese. Ha giocato quasi in tutte le posizioni durante l’esperienza milanista. A gennaio 2020 l’addio per trasferirsi al Verona, con il quale non ha rinnovato il contratto. Rimasto svincolato, di recente ha raggiunto Biglia in Turchia.
Hakan Calhanoglu (Milan): come Kessie aveva avuto un rendimento altalenante, ma nel 2020 è esploso. Pioli è stato intelligente a schierarlo nel ruolo di trequartista, il suo ideale. Il turco si è espresso su grandi livelli e adesso la società sta facendo di tutto per blindarlo contrattualmente, visto che va in scadenza a giugno 2021.
Nikola Kalinic (Hellas Verona): falliti gli assalti ad altri centravanti, Mirabelli e Fassone ripiegarono sul croato che ai tempi militava nella Fiorentina. Un profilo che per caratteristiche piaceva a Montella. Ma a Milano le sue prestazioni sono state perlopiù di basso livello e i gol pochi. Dopo un anno è stato ceduto all’Atletico Madrid, che nella stagione seguente lo ha prestato alla Roma. Non ha convinto neanche lì e nell’ottobre 2020 il Verona ha deciso di dargli una chance acquistandolo a titolo definitivo.
André Silva (Eintracht Francoforte): investimento da 34 milioni che apparve subito esagerato. Infatti l’ex Porto ha fatto intravedere a sprazzi le sue qualità. Nella prima stagione rossonera solamente due gol in Serie A. Un anno dopo il prestito a Siviglia, dove partì bene ma poi non persuase il club andaluso a riscattarne il cartellino. Successivamente è andato all’Eintracht Francoforte nell’ambito di un’operazione di “scambio” di prestiti che ha coinvolto anche Ante Rebic. In Germania ha fatto bene e si è guadagnato la conferma definitiva.
Prima dell’avvento di Elliott alla guida del Milan, la proprietà “cinese” fece alcune operazioni anche nel calciomercato 2018/2019. Mirabelli e Fassone portarono a Milanello tre elementi che oggi non ci sono più.
Pepe Reina (Lazio): preso a parametro zero dopo l’esperienza a Napoli, l’esperto spagnolo sembrava destinato a prendere il posto del partente Donnarumma. Invece Gigio è rimasto e lui è diventato il vice. Nel gennaio 2020 il prestito secco all’Aston Villa, poi la cessione definitiva alla Lazio.
Ivan Strinic (svincolato): arrivò anche lui a parametro zero, ma l’ex Sampdoria ebbe dei problemi cardiaci che lo condizionarono. Una volta guarito non ha trovato comunque spazio e a fine stagione ha risolto il contratto con il club. È tuttora senza squadra.
Alen Halilovic (Birmingham City): una “scommessa” di Mirabelli, persa. Avventura italiana completamente anonima per il croato, che non è riuscito a rilanciarsi neanche nei successivi prestiti tra Standard Liegi ed Heerenveen. Ha risolto il contratto col Milan a inizio ottobre e di recente ha firmato con il Birmingham City, club della Championship inglese.