I voti e le pagelle assegnate dalla Gazzetta dello Sport ai calciatori del Milan, dopo il pareggio di ieri sera con il Parma.
Non può essere soddisfatto al 100% del risultato e della prestazione corale Stefano Pioli, ma il suo Milan vende sempre cara la pelle.
Il 2-2 in rimonta di ieri con il Parma ha sottolineato lo spirito di una formazione che, non a caso, non perde in campionato da marzo scorso.
Tra i singoli però c’è chi ha messo in evidenza alcuni difetti, ma anche chi si è guadagnato gli applausi per la solita ottima prestazione.
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Come di consueto la Gazzetta dello Sport ha pubblicato i voti e le pagelle assegnate ai calciatori rossoneri dopo l’ultimo incontro di campionato.
Inutile dire che il migliore in campo risulti Theo Hernandez. Voto 7,5 per il terzino trasformatosi in bomber, che quando accelera appare imprendibile. In pratica risolleva da solo un Milan ferito.
Premiato con un 7 in pagella Hakan Calhanoglu, tanto bravo quanto sfortunato. Se il Milan pareggia è anche grazie al suo spirito da leader.
Voto 6 per Calabria, che fronteggia con onore il temuto Gervinho. Sufficienze pure per Donnarumma, Romagnoli e Castillejo, forse sostituito troppo presto da mister Pioli.
Sotto la media le prove di Bennacer e Rebic, quest’ultimo molto dinamico ma poco incisivo. Voto 5,5 così come per Hauge, che entra stavolta senza incidere.
Insufficienza piena per diversi elementi. 5 in pagella assegnato ad un Kessie sotto tono, ad un Brahim Diaz opaco e (traversa a parte) poco pericoloso e ad un Leao che sembra lontanissimo dalla forma ideale.