Le parole di Romagnoli a Sky Sport in un’intervista speciale per le sue 200 presenze con il Milan. Ecco le dichiarazioni del capitano rossonero.
Alessio Romagnoli ha raggiunto le 200 presenze con il Milan. Per l’occasione, ha rilasciato una bellissima intervista a Sky Sport dove ha ripercorso i suoi anni in rossonero. Dalla chiamata di Sinisa Mihajlovic nell’estate del 2015 fino a diventare il capitano dei rossoneri. A proposito di questo, ha raccontato anche come è successo.
La decisione fu di Gennaro Gattuso e arrivò nel 2018 dopo l’addio di Riccardo Montolivo: “Eravamo in torunée in America e ci stavamo allenando. Gattuso mi toccò il braccio sinistro e capì subito: dissi di sì immediatamente, senza pensarci“.
Romagnoli si è soffermato poi sull’attuale allenatore, Stefano Pioli, l’uomo della rinascita: “Pioli è uno dei noi, ha creduto tanto in questo gruppo. Non dobbiamo fermarci, è ancora presto. Dobbiamo sfruttare il momento e fare il meglio possibile“.
Su cosa ha portato Zlatan Ibrahimovic: “Fame di vittorie, mentalità e gol”. Il Milan è in testa alla classifica ma il capitano rossonero ha le idee chiare: “Il nostro obiettivo è e rimane la Champions. Adesso non possiamo fare previsioni; ci alleniamo al massimo e puntiamo alla Champions“.
Sulla sua vita privata: “Sono una persona tranquilla, anche timida. Faccio anche fatica a rapportarsi a tante persone. Ho le stesse amicizie, sono legato alle mie origini. Qui ho trovato un ambiente ideale“. Parla anche del suo futuro: “Mi sento parte di una grande famiglia. Sto bene a Milano. Ho un contratto fino al 2022, poi vedremo. Fino a che starò qui io darò il massimo“. Infine su cosa vuole diventare: “Punto ad essere un vincente, a vincere il più possibile“.