Yazici+al+Milan%2C+l%26%238217%3Bagente+del+turco%3A+%26%238220%3BDevono+parlare+col+Lille%26%238221%3B
milanliveit
/2020/11/23/yazici-milan-agente-turco-devono-parlare-lille/amp/
Calciomercato Milan

Yazici al Milan, l’agente del turco: “Devono parlare col Lille”

Il procuratore di Yazici ha parlato di un possibile interessamento del Milan. La verità su questa indiscrezione di Calciomercato.

Yazici (©Getty Images)

Giovedì il Milan scenderà in campo contro il Lille per il quarto turno di Europa League. L’andata è finita malissimo per i rossoneri: uno 0-3 pesantissimo e firmato da Yazici, il trequartista turco amico di Hakan Calhanoglu. Una prestazione, quella dell’ex Trabzonspor, che ha attirato l’attenzione di tantissimi club.

Proprio stamattina si è parlato di un interesse del Milan in vista del possibile addio di Clahanoglu. L’attuale numero 10 rossonero ha fatto richieste assurde per il rinnovo e questo complica la trattativa. Così il Diavolo sta pensando ad eventuali sostituti e Yazici sembra essere un profilo che piace. Non è la prima volta, tra l’altro: questo calciatore era stato accostato al Milan già prima del suo arrivo al Lille.

Calciomercato Milan, la verità su Yazici

Intervenuto a Calciomercato.com, il suo procuratore ha fatto il punto della situazione in merito a questa voce di mercato. Proprio sull’interesse del Milan, l’agente ha detto:

Molti agenti a livello internazionale mi hanno chiamato dopo la partita contro Milan. Yusuf è stato fantastico e ha fatto una grande  tripletta. Non abbiamo avuto contatti diretti con il Milan. Quindi se il Milan è interessato Yusuf dovrebbe chiamare direttamente il Lille, non noi“.

Come però vi abbiamo anticipato prima, il Milan ha pensato a Yazici in passato, prima che passasse al Lille. In merito a questo retroscena, però, il procuratore del turco ha ribadito lo stesso concetto:

“Non abbiamo mai avuto contatti diretti con il Milan prima del trasferimento di Yusuf dal Trabzonspor al Lille. La Lazio si era interessata concretamente al ragazzo”.

Scritto da
Pasquale La Ragione