Non si ferma la cavalcata del Milan in campionato. Battuto anche il Napoli in trasferta con il solito super Ibrahimovic.
C’era una volta il Milan che, di fronte alle rivali in campionato, si scioglieva come neve al sole, senza mai riuscire a portare a casa un risultato utile.
Oggi i rossoneri sono l’esatto opposto: lo dimostra il 3-1 sul campo del Napoli, un messaggio fortissimo e chiaro alla Serie A, la conferma di una squadra che viaggia a ritmi elevati ed inarrestabili.
Un successo, come scrive oggi la Gazzetta dello Sport, che non può non portare la firma del solito Zlatan Ibrahimovic. Una capocciata esemplare nel primo tempo, una ginocchiata maestosa nella ripresa per mettere k.o. l’amico Gattuso.
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Ridurre il successo del Milan al San Paolo al solo Ibra sarebbe però riduttivo. Lo svedese è leader dominante, ma è tutta la formazione, guidata da Bonera per una notte, che si esprime al top. Movimenti oliati, giocate di personalità e pochissima sofferenza.
Il Napoli ha provato a rientrare in partita sullo 0-2, punendo una delle poche disattenzioni del Milan. La rete di Dries Mertens non ha però cambiato l’inerzia del match, vista anche la sciocca espulsione dell’ex Bakayoko, che ha di fatto frenato le ambizioni di rimonta degli azzurri.
A chiudere il match c’ha pensato un 21enne, Jens-Petter Hauge al primo centro in Serie A. L’esempio cristallino di un Milan che è la perfetta crasi tra veterani indomabili e giovani di assoluta prospettiva.
La pecca della nottata napoletana è però lo stop muscolare di Ibrahimovic. Lo svedese si è arreso nel finale per un dolore al flessore della gamba sinistra. Milan in apprensione, perdere un Ibra così sarebbe la notizia peggiore. Ma i rossoneri hanno dimostrato di meritare la testa della classifica, a prescindere da chi scende in campo.