Ivan Gazidis ripone grande fiducia nella crescita futura del Milan e del campionato Serie A. Il modello Premier League va preso come esempio.
La dirigenza del Milan negli ultimi mesi è molto unita, ha trovato la giusta compattezza dopo aver rischiato la rottura. Quando sembrava che Ivan Gazidis fosse convinto a prendere Ralf Rangnick, la situazione era decisamente tesa.
Tutti ricorderanno cosa successe con Zvonimir Boban, che denunciò pubblicamente il comportamento dell’amministratore delegato e fu licenziato per giusta causa. Anche Paolo Maldini non nascose che all’interno della società ci fossero visioni diverse e a un certo punto il divorzio sembrava quasi scontato. Invece le cose si sono sviluppate diversamente.
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Gazidis in un’intervista concessa a ESPN ha parlato del progetto Milan, sicuramente non semplice perché tornare ai massimi livelli richiede tempo: «Quello che stiamo facendo al Milan è molto chiaro, molto difficile. Dobbiamo ridurre la nostra spesa salariale e allo stesso tempo aumentare le prestazioni, non è facile».
Il manager sudafricano ha lavorato tanti anni nell’Arsenal e conosce bene la Premier League, un modello per molti campionati: «Gran parte del successo della Premier League è stato basato sulla visione globale, sull’internazionalizzazione. È un successo sia in termini di idee calcistiche ma poi anche in termini di proprietà straniere e gestione internazionale. E questo mix di idee, questa diversità, è stata una delle forze trainanti del suo successo».
L’amministratore delegato rossonero spera che la Serie A riesca a intraprendere il giusto percorso di crescita, fondamentale anche per il Milan: «Penso che il calcio italiano abbia respiro internazionale e i nostri marchi sono internazionali. Quindi tutti gli elementi ci sono. Guardate l’interesse dei gruppi di private equity. Non sono stupidi. Vogliono essere coinvolti nella modernizzazione e professionalizzazione del calcio italiano, sanno che c’è un enorme potenziale non sfruttato. Se facciamo i passi giusti, il calcio italiano può tornare ai vertici del calcio mondiale. Penso che la Serie A abbia il maggior potenziale in termini di crescita tra i Big Five. E in realtà penso che il Milan abbia il maggiore potenziale come singolo club».
Gazidis è fiducioso sullo sviluppo futuro della Serie A, intravede già alcuni cambiamenti che possono favorire un’evoluzione positiva: «In Italia non vediamo un così forte senso di unità, c’è la sensazione che i club siano concorrenti dentro e fuori dal campo. Ma penso che stia cambiando ed è perché stanno accadendo due cose. Uno è che c’è un cambiamento delle proprietà. Non intendo solo proprietari stranieri, anche italiani. Ci sono più proprietari che non pensano a se stessi solo come benefattori personali per un club, ma che lo vedono anche come azienda. L’altro è che all’aumentare delle entrate, aumentano anche le commissioni di trasferimento, gli ingaggi e i costi. Quindi diventa meno praticabile ignorare il fatto che i club abbiano interessi comuni e serva unità di intenti».