Alcune ASL regionali hanno deciso di bloccare i convocati per gli impegni delle Nazionali, per frenare il rischio contagi.
Caos per le convocazioni in Nazionale, in vista dei prossimi impegni internazionali di metà novembre. Tutto dovuto dalle decisioni di alcune ASL regionali.
E’ di ieri la notizia che i controllori sanitari del Lazio e della Toscana avrebbero bloccato tutti i convocati di Lazio, Roma e Fiorentina, per via dei casi di positività al Coronavirus riscontrati di recente.
I biancocelesti hanno una situazione molto complicata, con tanto di indagine in corso, per le positività di Immobile, Strakosha e Leiva. I rivali giallorossi non possono disporre di capitan Dzeko per lo stesso motivo, così come Callejon è out nella Fiorentina.
Casi che hanno portato le rispettive ASL a bloccare tutti i viaggi dei tesserati di questi tre club verso i ritiri delle Nazionali.
Ma non finisce qui: il Sassuolo anche è in isolamento fiduciario sino a martedì e non potrà inviare i suoi calciatori prima di mercoledì prossimo. I tesserati di Genoa e Inter si potranno muovere, ma solo con mezzi propri e privati.
Scelte che mettono in crisi il protocollo sanitario, un po’ come accaduto ai tempi di Juventus-Napoli, quando gli azzurri furono frenati dalla ASL per evitare il rischio contagi nella trasferta di Torino.
Il vero problema, sottolineato anche dal d.g. interista Beppe Marotta, è quello dei troppi impegni disposti dalla UEFA, in un periodo così delicato come la seconda ondata di Covid. “Se la ASL prende queste decisioni, allora noi possiamo boicottare le Nazionali” – ha tuonato Marotta.
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