L’arbitro Piero Giacomelli e l’assistente Nasca al VAR hanno combinato un disastro ieri, falsando il match tra Milan e Roma.
Il match tra Milan e Roma è risultato godibile, ricco di gol e colpi di scena. Ma lo spettacolo è stato rovinato da una direzione di gara totalmente insufficiente.
L’arbitro Piero Giacomelli ha preso diversi abbagli, rendendo l’incontro meno lineare di quello che ci si aspettava. E neanche il sig. Nasca, addetto alla VAR, ha dato un contributo, rimanendo impassibile di fronte agli errori del collega sul campo.
L’analisi della moviola della Gazzetta dello Sport è molto ricca. Il primo rigore concesso, alla Roma al 24′ della ripresa, ha già del clamoroso.
Tatarusanu respinge un tiro di Mkhitaryan, sul pallone si avventa Bennacer prima di Pedro. I due entrano in contatto e Giacomelli assegna il penalty. Il replay però mostra nettamente come sia lo spagnolo della Roma a colpire il piede dell’algerino, e non viceversa.
Giacomelli compensa al 33′ minuto: Mancini liscia il pallone nell’area giallorossa e sfiora Calhanoglu, inseritosi alle sue spalle. Il turco cade e il fischietto triestino decide per un altro rigore a dir poco generoso. Il tutto con la VAR che decide di non intervenire, avallando le decisioni dell’arbitro.
La confusione di Giacomelli è palese. Lo si nota nel diverso metro di giudizio utilizzato tra primo e secondo tempo sui cartellini: inizialmente è molto generoso, risparmiando Ibanez e Dzeko da due gialli sacrosanti. Nella ripresa comincia a dispensare ammende, compresa un ingiustificato giallo a Ibrahimovic dopo un fallo tutt’altro che cattivo su Mancini.
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