Ivan Gazidis avrebbe voluto stravolgere nuovamente il Milan per la stagione 2020-21, ma ha cambiato idea al momento giusto.
Alla base del successo del Milan odierno c’è una decisione sorprendente. Era il 21 luglio scorso, mentre i rossoneri battevano il Sassuolo in trasferta arrivava la notizia determinante per il futuro della squadra.
Stefano Pioli veniva ufficialmente confermato sulla panchina del Milan anche per la stagione 2020-21. Spazzate via in pochi minuti dunque mesi di chiacchiere su un cambio di allenatore in casa rossonera.
Come spiega Tuttosport la decisione a sorpresa fu di Ivan Gazidis. Proprio l’amministratore delegato spinse in estate per l’ennesima rivoluzione: via Pioli, considerato nei mesi precedenti solo un traghettatore, e dentro Ralf Rangnick, il manager tedesco che si stava svincolando dalla Red Bull.
Rangnick per diverso tempo è stato indicato come il sicuro prossimo allenatore-dirigente del Milan, una figura a 360° che avrebbe dato un’impronta diversa al Milan, magari ricalcando il suo progetto nel Lipsia.
Via Pioli, ma anche addio a elementi fin troppo esperti e cari, come Zlatan Ibrahimovic. Una rivoluzione che però si è arenata senza neanche cominciare, proprio per il passo indietro di Gazidis.
L’a.d. sudafricano ha sposato la linea conservatrice di Maldini e Massara. Inutile per il Milan in quel momento cambiare ancora. Meglio dare fiducia a Pioli ed alla crescita del suo Milan, che dopo il lockdown correva già a ritmo da Champions.
Una scelta premiata e vincente: oggi il Milan è primo in classifica a punteggio pieno, ha conquistato l’accesso ai gironi di Europa League e fa il calcio migliore della Serie A. Merito di quella decisione di Gazidis fuori dai suoi schemi progettuali.
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