Ecco il comunicato ufficiale del Milan sul bilancio chiuso il 30 giugno 2020:
“Il Consiglio d’Amministrazione di AC Milan ha approvato oggi il progetto di Bilancio per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2020, che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 28 ottobre prossimo.
In una stagione pesantemente segnata dagli effetti della pandemia globale, il Club non è stato immune da impatti negativi sulle proprie performance finanziarie, già fortemente penalizzate dalla situazione ereditata, con un risultato finale dell’esercizio che ha registrato una perdita netta di circa 195 milioni di Euro. Escludendo l’impatto delle circostanze esogene eccezionali, i risultati dell’esercizio approvato possono considerarsi significativamente migliorati e in linea con le aspettative del Club, impegnato verso la conformità al FFP. Una Società delle dimensioni del Milan richiede tempo per trasformarsi, ma Club e proprietà sono uniti nella fiducia per il positivo percorso intrapreso.
Risulta evidente che il forte impatto sul bilancio derivante dallo stato di emergenza sanitaria, sia dovuto ai mancati ricavi per la chiusura degli stadi, con conseguente riduzione delle attività commerciali e per i minori introiti dall’ambito retail (Museo, Store, Casa Milan, etc).
Inoltre, hanno certamente pesato sul dato contabile i ricavi inferiori registrati per la disputa di un numero considerevolmente ridotto di partite (10 gare del campionato di Serie A 2019/2020 giocate nei mesi di luglio ed agosto 2020), portando a posticipare alla stagione 2020/2021 parte della competenza economica dei diritti tv.
Infine, è importante segnalare che il Club, per la passata stagione, ha subito il divieto di partecipare all’Europa League, con un impatto negativo che sarà recuperato nel prossimo esercizio.
Il costante supporto di Elliott, che garantisce la stabilità finanziaria di AC Milan, ha comunque consentito importanti investimenti, i cui effetti inizieranno a essere visibili nel prossimo futuro. Al contempo, è stata avviata un’efficace politica di razionalizzazione dei costi, anche attraverso una rilevante riduzione del monte ingaggi dei giocatori e dei salari del top management”.