Ha sempre il Milan nel cuore e non può essere diversamente. Andriy Shevchenko guarda con interesse la sua ex squadra e ha fiducia nel futuro dei rossoneri.
Andriy Shevchenko ha lasciato una grande impronta nella sua esperienza al Milan. È diventato il secondo migliore marcatore della storia rossonera e si è guadagnato l’affetto dei tifosi.
Attualmente è il commissario tecnico dell’Ucraina ed è pienamente concentrato su questo impegno. Ma sicuramente per il suo futuro spera di poter sedere sulla panchina della squadra milanista. Forse un giorno, non ancora vicino però, succederà.
Shevchenko, intervistato da La Gazzetta dello Sport, viene interpellato sulla scelta del Milan di dare continuità dopo la scorsa stagione invece di rivoluzionare. Questo il suo pensiero: «Il Milan è ripartito un anno fa e nel calcio ci vuole tempo. Zvone Boban e Paolo Maldini hanno fatto cose giuste, i risultati piano piano sono arrivati. La squadra ha reagito a un momento di difficoltà e Pioli ha fatto un ottimo lavoro: ha dato un’identità, ha conquistato la fiducia del gruppo. Il Milan aveva bisogno di continuità e l’ha trovata. Maldini? Contento sia rimasto».
All’ex bomber rossonero viene domandato anche di Zlatan Ibrahimovic, quasi 39enne e ancora molto importante: «Se ha ancora qualcosa da dare – spiega – se ha stimoli, io lo terrei sempre. In questi mesi ha fatto quello che ci si aspettava, ha giocato con intelligenza e guidato i compagni. Ibra risponde sempre sul campo».
Sheva esprime un parere positivo sull’arrivo di Sandro Tonali: «Mi pare un giocatore solido, con tanta qualità. Tutti ne dicono un gran bene e può ancora crescere tanto».
Secondo il CT dell’Ucraina la squadra di Stefano Pioli non è ancora da Scudetto: «Mi pare ancora presto. Credo che l’obiettivo dovrebbe essere tornare in Champions. Cosa manca per il salto di qualità? Confermare le cose buone di una stagione complicata: sarà un anno decisivo per poter dire “ci siamo anche noi, possiamo tornare con i grandi”».
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