Adriano Galliani è tornato sulla cessione di Andrea Pirlo nel 2011, passato dal Milan alla Juventus. L’ex ad rossonero si è espresso anche sull’insediamento dell’ex centrocampista sulla panchina bianconera.
Adriano Galliani non dimentica nulla. L’ex amministratore delegato del Milan non ha scordato neanche la cessione di Andrea Pirlo alla Juventus nel 2011. Intervistato dal Corriere dello Sport, Galliani ha raccontato che ha incontrato Pirlo a Monzello il 5 agosto per l’amichevole del Monza contro la Juventus Under 19. In quell’occasione il dirigente ha caricato l’ex centrocampista per la sua avventura da allenatore. “Vedrai che farai bene anche in panchina” – gli disse. Solo tre giorni dopo la chiamata della prima squadra bianconera.
Galliani e Pirlo sono rimasti in buoni rapporti, nonostante la cessione del 2011. Una separazione che l’ex ad rossonero non riesce a perdonarsi: “È stato un errore in compartecipazione con altri. Non ricordo con chi… sono passati nove anni”.
Adriano Galliani ha raccontato qualche aneddoto simpatico al Corriere dello Sport: “Pirlo era un allenatore già quando giocava. Studiava molto. Pippo Inzaghi era un altro che curava ogni dettaglio, sapeva anche se il suo marcatore aveva avuto un problema fisico, in modo tale da puntarlo su quella zona, oppure se era una pippa di testa”.
“Ronaldo e Ronaldinho, invece, erano dei lazzaroni” – ha aggiunto Galliani. “Il Fenomeno il giorno prima della partita con il Siena si era mangiato due piatti di pasta e aveva fatto la scarpetta con mezzo chilo di pane. Io e Ancelotti lo invitammo a non esagerare. Il Fenomeno si alzò con la bocca piena e ci disse che erano gli altri a doversi preoccupare. Due gol. Ronaldinho non sapeva neanche contro chi giocavamo il giorno dopo, come se la cosa non lo riguardasse”.
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Alex Baldarelli