Maxi-intervista di Zvonimir Boban alla Gazzetta quest’oggi. L’ex dirigente ha parlato del Milan e del suo addio dal club.
Il suo addio al Milan, obbligato e forzato, è stato quasi uno shock. Un segno di rottura che però, con il senno di poi, poteva essere evitato.
Zvonimir Boban torna a parlare nell’intervista alla Gazzetta dello Sport, a mesi dal licenziamento decretato da Ivan Gazidis e dal club rossonero in generale.
Il croato parla immediatamente della ripartenza post-Covid: “Mi sono divertito tanto soprattutto per il Milan che è stato super. Una volta di più ci siamo resi conto di quanto il calcio ci definisce. Vivere senza pallone è come guidare sempre in seconda, vivere senza è come non avere il sale sul pomodoro estivo…”.
Sulle conferme di Maldini e Pioli nel Milan: “Paolo deve restare, per mille motivi ma sopratutto per quello della competenza dimostrata… Ci siamo divertiti troppo poco tempo ma c’est la vie. Stefano è un’ottima persona e un ottimo allenatore, ci siamo sentiti dopo la firma e mi ha fatto tanto piacere. Ovvio che sono soddisfatto, ha fatto un lavoro di assoluto livello. Alla fine, Pioli era la nostra scelta nel momento di grande difficoltà ed è bello vedere tanti grandi progressi della squadra e anche suoi”.
Sull’ingaggio di Ibrahimovic: “Dopo il mercato estivo l’anno scorso ho dichiarato che ci servivano due giocatori di esperienza. Con Ibrahimovic e Kjaer, in più con la straordinaria esplosione di Rebic che è un vicecampione del mondo e un giocatore di buona esperienza, il Milan è diventato molto più maturo e sicuro di sé. Di conseguenza, quasi tutti i giocatori si sono trasformati in meglio. Comunque, per quanto riguarda Ibra avevo chiesto a febbraio di rinnovare il suo contratto perché avevamo con lui un gentlemen agreement: il patto era che, se non fosse stato sufficientemente in forma, avrebbe smesso da solo. Ecco, ero sicuro che non ci sarebbero stati problemi con lui, perché Zlatan è consapevole di se stesso e del suo corpo. Però il rinnovo in quel momento non si è potuto fare, diciamo così”.
Boban vota per la sua permanenza al Milan: “Ibrahimovic è un genio, una forza della natura e fa ancora la differenza. È fondamentale che rimanga ancora almeno per un anno. La sua importanza è evidente e ha molteplici aspetti. Con lui è cambiato tutto nella squadra, a cominciare dalla crescita dei giovani. Basta vedere Rafael Leao che è un talento straordinario, ma aveva bisogno di una guida e ha avuto la migliore possibile. Per tutto questo, dobbiamo sempre ringraziare e rispettare Zlatan”.
Sulla sua ‘uscita‘ prematura dal club: “Rifarei tutto, non potevo rischiare di vedere nello specchio uno sconosciuto con la mia faccia. Personalmente sono felice che tante decisioni discusse e non capite si siano rivelate di alto livello. Ora tutti vedono che le nostre scelte, tra mille complessità, non sono state fatte invano e che la base per un vero Milan c’è. Auguro a quelli che lavorano ancora nel Milan di completare l’opera nei migliore dei modi e nel rispetto della grandezza e della storia del nostro club”.
Infine sul proprio futuro professionale: “Dopo tanti anni da manager mi sono preso un po’ di tempo per vivere un’estate tranquilla nella mia Croazia. Poi vediamo che cosa farò e dove”.
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