Momento magico per Simon Kjaer. Il difensore danese del Milan ha vinto ogni tipo di scetticismo nei propri confronti. Ora è intoccabile.
C’è chi ha storto letteralmente la bocca a gennaio scorso, quando il Milan ha ufficializzato l’acquisto, temporaneamente in prestito, di Simon Kjaer.
Il centrale danese non aveva grandi estimatori. Ma oggi, a più di sei mesi dal suo approdo, si può dire che Kjaer ha zittito tutti gli scettici.
Prestazioni di alto livello, sicurezza da leader e pochissimi di quegli errori che in passato hanno spesso minato la sua crescita professionale.
Il classe ’89 nel Milan di Pioli ha trovato finalmente maturità e fiducia, ciò di cui aveva bisogno. Si è integrato perfettamente con Alessio Romagnoli, ha sbaragliato la concorrenza di Musacchio e Duarte e ha dimostrato di saper guidare la difesa anche vicino ad un giovanissimo Gabbia.
Una doppia rivincita per Kjaer. Perché il danese non solo ha convinto i milanisti che lo ritenevano inadeguato, ma è anche un rimpianto dell’Atalanta che lo ha utilizzato poco e male nella prima parte di stagione.
Proprio nell’ultimo match tra rossoneri e orobici Kjaer è stato indicato come uno dei migliori in campo, capace a limitare gente del calibro di Zapata, Muriel o Gomez.
Il riscatto definitivo da parte del Milan è meritato. I rossoneri finalmente possono ripartire da un centrale in forma, affidabile e convinto dal progetto.
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