Gigio Donnarumma ha tagliato contro il Sassuolo le duecento gare con la maglia del Milan. Il portiere rossonero ha dichiarato che un risultato del genere è un sogno che si avvera.
Gianluigi Donnarumma è destinato a diventare il simbolo del Milan. Quella squadra e quella società di cui è sempre stato tifoso: “Ho sempre tifato Milan. In camera ho ancora i poster di Kakà, Sheva e Abbiati”.
Il portiere rossonero ha parlato ai microfoni di Sky delle duecento presenze con il Milan e lo ha fatto con il cuore in mano: “È un sogno che si avvera. Duecento presenze a 21 anni sono incredibili. Devo essere orgoglioso di quello che ho fatto. Ringrazio i miei genitori che mi hanno trasmesso dei valori della famiglia”.
Donnarumma si è poi soffermato sull’attuale periodo del Milan, che sta proseguendo a una marcia invidiabile: “Avevamo perso tanti punti e avevamo una voglia matta di riprenderli. Il nostro vero valore è quello di adesso. Dobbiamo continuare così per raggiungere il nostro obiettivo”.
Il suo percorso al Milan è fatto di molti alti e pochi bassi, anche se la querelle sul rinnovo di contratto nel 2017 è stata pesante per l’estremo difensore rossonero: “C’era molta confusione, ma sono contento di tutto quello che ho fatto. La supercoppa a Doha il momento più bello”.
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Sempre di rinnovo di contratto si parla, ma quello di Stefano Pioli, che ha prolungato ieri il suo rapporto col Milan. Una domanda a Gigio non può che essere sul suo allenatore: “È una grande persona e un grande tecnico” – ha dichiarato Gigio.
Oltre a Pioli, Donnarumma ha avuto diversi tecnici in questi cinque anni di Milan, tutti gli hanno lasciato qualcosa di importante: “Gattuso ci trasmetteva grande grinta, Mihajlovic per me è tutto, perché mi ha fatto esordire a soli sedici anni. Montella, invece, mi ha sempre supportato e fatto sentire importante”.
Alex Baldarelli