Milan-Parma, spazio ancora a Zlatan Ibrahimovic dal primissimo minuto. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport, il 38enne non intende fermarsi e ha intanto spazzato via anche un vecchio tabù rossonero.
Milan-Parma, quota 100 per Zlatan Ibrahimovic. E non parliamo di una pensione ancora lontana per lo svedese malgrado i 38 anni, ma del numero di presenze che il fuoriclasse scandinavo completerà scendendo stasera in campo a San Siro. Malgrado appunto l’età e soprattutto l’infortunio da cui rientra, si tratterà anche della quarta partita consecutiva per lui.
100 presenze per 62 goal totali. Un bottino super che lo rendono il bomber del decennio in casa Diavolo, con Giacomo Bonaventura suo vice ma con una netta (e ovviamente giustificata) distanza considerando le 35 reti realizzate in rossonero.
Milan, Ibrahimovic da record
Ibra, evidenzia La Gazzetta dello Sport di oggi, ha segnato meno di altri grandi cannonieri che hanno fatto la storia e vinto più di lui, ma li supera quanto a efficacia: nell’era dei 3 punti, infatti, viaggia a 0,64 di media gol a partita. Meglio di alcune leggende come Andriy Shevchenko e George Weah, per dirne un paio.
Il gigante di Malmò ha cancellato anche i precedenti storici negativi, ovvero tutti i ritorni flop dopo anni di gloria alla scala del calcio. Approdato lo scorso gennaio, il suo impatto è stato super e ha cancellato anche la vecchia storia dei grandi ritorni flop come era già successo diverse volte in casa Milan.
Anzi si è caricato la squadra sulle spalle, l’ha rivitalizzata e lanciata in un’entusiasmante corsa europea. La rabbia di Napoli- assicura il quotidiano – è evaporata in fretta, col leader che che nel viaggio di ritorno ha scherzando coi compagni e li ha intrattenuti con aneddoti sul suo primo Milan.
Nel frattempo Pioli racconta che “l’infortunio gli ha tolto condizione” e che solo stamattina se schierarlo titolare dal primo minuto anche contro i ducali. La trasferta napoletana ha in effetti dimostrato che il giocatore avrebbe bisogno di riposo, ma la sensazione è che se cambierà qualcosa non sarà nel ruolo del massimo terminale offensivo.
Ibrahimovic, piuttosto, è pronto a ritornare in pista dal primissimo minuto. E lo farà finché l’obiettivo europeo non è centrato. Poi società e giocatore tireranno la celebre riga, perché l’addio resta purtroppo la soluzione più probabile.
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