Ibrahimovic, sarà addio. Una sua frase fa infuriare Elliott 

Milan, destino ormai sempre più segnato per Zlatan Ibrahimovic. Oltre a tutte le difficoltà di base già presenti, ora si aggiungerebbe anche una frase dello svedese che ha mandato su tutte le furie la proprietà. 

Zlatan Ibrahimovic (Getty Images)

Destino ormai segnato per Zlatan Ibrahimovic al Milan. E non solo per Ralf Rangnick, la richiesta economica dello svedese e la nuova filosofia improntata sui giovani. Piuttosto, come rivela il Corriere della Sera oggi in edicola, lo sarebbe anche per una frase pronunciata dal 38enne che avrebbe mandato su tutte le furie la proprietà.

Ovvero quel “sono al Milan solo per passione, sto giocando gratis” pronunciato nel corso della recente intervista ai microfoni di Sportweek. Un’uscita per nulla gradita ai piani alti di Londra, ora ulteriormente inclini a non confermarlo non più solo per i motivi sopraelencati ma anche per la sua ingestibilità sul piano caratteriale.

Se poi si aggiunge anche quel provocatorio “non so chi sia Ralf Rangnick”, ecco che il quadro è completo. Ibra è fedele all’attuale-vecchio Milan, quello di Paolo Maldini e dell’ex Zvonimir Boban e dunque finirà qui la sua seconda avventura milanista.

Il messaggio di Ibrahimovic del resto è stato chiarissimo: “Certo io voglio giocare per vincere qualcosa e sentire intorno a me che posso vincere. Io non faccio la mascotte. Piuttosto non gioco”. Tradotto: non vuole essere un riferimento tra tanti giovani senza ottenere traguardi concreti.

Poi la conclusione in totale schiettezza: “Se la situazione è questa, è difficile vederli al Milan il prossimo anno. Sono onesto. Poi non lo so come sto tra due mesi. Ma se sto bene e gioco, voglio giocare per qualcosa. Ibra non è da Europa League, il Milan non è un club da Europa League. Il Milan gioca per andare in Champions e vincere lo scudetto”.

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