Napoli-Milan 2-2, è Frank Kessie uno dei grandi protagonisti del match andato ieri in scena allo stadio San Paolo. Non solo per il rigore decisivo per il pareggio finale, ma anche per l’ennesima prestazione maiuscola sul fronte tattico-difensivo.
Paolo Maldini lo ha definito la più grande sorpresa di questa stagione rossonera. Basterebbero queste dichiarazioni, pronunciate direttamente da una delle più grandi leggende del Milan, per sintetizzare la crescita mostruosa del roccioso centrocampista ivoriano.
“E’ diventato un giocatore completo dopo una grande evoluzione. L’aver giocato a due a centrocampo lo ha aiutato, mi ha sorpreso davvero tanto”. Così sì è pronunciato così il direttore tecnico, quando gli è stato chiesto un nome in particolare in positivo. Frank Kessie ringrazia a modo suo: sul campo, esibendo un’altra prestazione maiuscola e di assoluto spessore anche a Napoli.
Eppure è stato singolare il percorso dell’ex Atalanta in questi anni. Sempre titolare e inamovibile con qualsiasi allenatore, ma puntualmente sul mercato. Non c’è stata sessione, infatti, dove il 23enne non è stato potenzialmente in uscita. Nulla di personale, solo questione di opportunità e plusvalenze.
Ma questo continuo punto interrogativo, al contempo, non lo ha mai davvero messo al centro del progetto milanista. Non è mai stato considerato un intoccabile stile Alessio Romagnoli o Gianluigi Donnarumma, tanto per rendere l’idea. Per carità: parliamo di altri livelli in quel caso, ma in fondo le certezze servono ovunque. Soprattutto in una squadra con due soli fuoriclasse (Gigio-Ibra).
Ma se Kessie è stato di volta in volta in uscita, in fondo è successo anche perché ancora incompleto e potenzialmente rimpiazzabile. Facilmente sostituibile. Almeno prima che intraprendesse questa evoluzione che lo ha migliorato anche sul piano tattico. Frank, adesso, non è più solo muscoli e corsa.
Ora è molto di più. Da centometrista specializzato nel mordere le caviglie, è diventato anche un difensore aggiunto cresciuto in maniera significativa sul piano tattico. Nato difensore alle origini della sua carriera, è proprio lì che si sta completando nel pieno della sua carriera. Un difensore-mediano di assoluto spessore.
E’ sempre stata una soluzione per la retroguardia in caso di necessità, ma ora sa posizionarsi lì anche a gara in corso in fase di possesso quando gli esterni provano ad alzarsi per una difesa a tre momentanea. Stacca bene, sa come e quando intervenire e ha compreso anche come dosare energie e interventi.
Poi resta quella vecchia e importante caratteristica: l’infallibilità dal dischetto. Freddo e capace, anche ieri l’ha buttata dentro aggiudicando un pareggio prezioso alla sua squadra. Così ora gli scenari sono destinati a cambiare, con la prossima che dovrebbe essere il primo mercato dove il Milan lo blinderà di certo.
Ralf Rangnick, infatti, anche sembrerebbe puntare parecchio sul classe 96. Un segugio, un equilibratore e un riferimento. Nuovo look e nuova vita: questo Kessie 2.0 è tanta roba. Una roccia sempre più preziosa. Più dei 20-25 milioni stimati mesi fa.
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